Il tumore è una delle patologie più diffuse in italia e nel mondo, cosi come resta una delle malattie più drammatiche mai conosciute dall’uomo. Solo nel bel paese sono 1000 le persone che si ammalano di cancro ogni giorno, secondo le stime nel corso dell’anno si arriva a circa 363.000 nuove diagnosi di tumore (esclusi i tumori della pelle, per i quali è prevista una classificazione a parte a causa della difficoltà di distinguere appieno le forme più o meno aggressive), circa 194.400 (54%) fra gli uomini e circa 168.900 (46%) fra le donne.
Secondo le stime del 2012 i decessi sono stati poco meno della metà 177mila. I due tumori più diffusi, sono quello alla prostata per l’uomo 20%, mentre nella donna il più frequente è il tumore al seno 29%. Tuttavia, grazie al progresso bio-medico, oggi dal cancro si può guarire, soprattutto dai meno aggressivi e se trattati con una certa rapidità. Si stima che in Italia 7 volte su 10 è possibile guarire dal cancro, a differenza degli scorsi anni, anche chi è purtroppo colpito da un tumore terminale e piuttosto aggressivo, riesce a vivere più a lungo e soprattutto dignitosamente.
Si guarisce soprattutto dai tumori meno aggressivi, nella donna ad esempio, il cancro alla mammella non spaventa più come una decina di anni fa, oggi con un po di attenzione e soprattutto prevenzione è possibile contrastarlo più efficacemente.
A confermarlo arriva l’ennesimo studio. Secondo Canadian Cancer Trials Group, prolungando la terapia ormonale contro il tumore al seno da 5 a 10 anni, il rischio di ricaduta si riduce del 34%, un risultato oltremodo straordinario.
Lo studio – Lo studio in fase avanzato è stato pubblicato anche sul ‘New England Journal of Medicine’, i ricercatori hanno preso in esame più di 1.900 donne in post-menopausa (Canadesi ed Americane), le stesse avevano giù ricevuto il classico trattamento ormonale della durata di 5 anni. Prolungando la stessa terapia per un totale di 10 anni, i ricercatori hanno evidenziato come i benefici fossero decisamente maggiori, anche se sono ancora da verificarne i possibili effetti collaterali.
Durante il lungo studio, sono stati creati due gruppi di donne: ad un primo gruppo è stato fornito il farmaco antitumorale letrozolo per circa dieci anni, al secondo gruppo di donne un semplice placebo. I risultati emersi sono stati oltremodo importanti, i medici hanno riscontrato nel gruppo trattato per 10 anni, un rischio di ricaduta diminuito del 34% rispetto all’altro gruppo. Inoltre a 5 anni dalla fine dello studio, il 95% delle donne trattate non ha avuto alcuna recidiva, rispetto al 91% del gruppo placebo.
Risultati che aprono nuovi scenari, soprattutto nel combattere e prevenire i tumori meno aggressivi ma che comunque, soprattutto nelle fasi iniziali, tendono a ripresentarsi più volte. Ora scongiurando effetti collaterali particolarmente pesanti, con questa scoperta sarà possibile gestire il cancro alla mammella in maniera ancora più efficace.