Da lunedì 20 settembre 2021 si parte con la somministrazione della terza dose di vaccino anti-Covid, con priorità per trapiantati e immunocompromessi. Dopo il via libera da parte dell’Aifa, arriva la circolare del Ministero della Salute per le specifiche.
Il documento effettua una distinzione molto chiara tra dose addizionale e dose booster, che sarà sempre costituita da un vaccino a m-RNA, dunque Pfizer dai 12 anni in su o Moderna dai 18 anni in su. La dose addizionale, da ricevere a 28 giorni dall’ultima somministrazione, è definita «una dose aggiuntiva di vaccino a completamento del ciclo vaccinale primario, somministrata al fine di raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria». A dimostrazione dell’efficacia di tale operazione, aggiunge il documento, la terza somministrazione rivela un significativo beneficio immunitario per le persone trapiantate in organo solido o con un sistema immunitario fortemente compromesso. Su tale premesse, il dicastero elenca nel dettaglio le categorie obiettivo della nuova azione:
- trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva;
- trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro 2 anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l’ospite cronica);
- attesa di trapianto d’organo;
- terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore Chimerico Antigenico (cellule CAR-T);
- patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure;
- immunodeficienze primitive (es. sindrome di DiGeorge, sindrome di Wiskott-Aldrich, immunodeficienza comune variabile etc.);
- immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico (es: terapia corticosteroidea ad alto dosaggio protratta nel tempo, farmaci immunosoppressori, farmaci biologici con rilevante impatto sulla funzionalità del sistema immunitario etc.);
- dialisi e insufficienza renale cronica grave;
- pregressa splenectomia;
- sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) con conta dei linfociti T CD4+< 200cellule/μl o sulla base di giudizio clinico
La dose booster, da ricevere a sei mesi dall’ultima, invece, è intesa come « una dose di richiamo dopo il completamento del ciclo vaccinale primario, a distanza di un determinato intervallo temporale, somministrata al fine di mantenere nel tempo o ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria, in particolare in popolazioni connotate da un alto rischio, per condizioni di fragilità che si associano allo sviluppo di malattia grave, o addirittura fatale, o per esposizione professionale». I soggetti a ricevere tali dosi saranno meglio specificati successivamente, come menziona la circolare.
Quando riceveranno la terza dose le altre categorie a rischio
La nuova indicazione non sarà destinata solo a trapiantati e immunocompromessi, ma anche, con molta probabilità, a over 80 e personale sanitario. Secondo le indiscrezioni, obiettivo è concludere il nuovo ciclo per gli ultra-anziani entro la fine dell’anno. Per il nuovo anno, invece, si tenderebbe alle nuove somministrazioni per i sanitari. Questo personale, attraverso i propri organi di rappresentanza, chiede di vedersi anticipati i tempi della terza dose. La ragione della richiesta sta in diversi casi di reinfezione in ambito ospedaliero, come agli ospedali Sant’Eugenio e all’Ospedale dei Castelli nel Lazio così come nella Sala operativa del 118 di Palermo.