Siria, attacco chimico riunione urgente dell’Onu

Siria – L’osservatorio siriano dei diritti umani denuncia l’attacco di un raid aereo che avrebbe causato la morte di 58 civili, di cui almeno 11 bambini, e 170 feriti. Intanto cresce il bilancio delle vittime dei gas tossici usati in un raid aereo  su un’area controllata dagli insorti. L’attacco è avvenuto sulla cittadina di Khan Sheikhun, nella provincia nord-occidentale di Idlib, e che le vittime sarebbero rimaste soffocate. La stessa organizzazione, citando fonti locali, aggiunge di non essere in grado di precisare la sostanza tossica che sarebbe stata usata. Secondo un medico contattato dalla Bild «è probabile che si tratti di Sarin (un gas nervino) oppure di un gas a base di fosforo come la Fosfina», scartata invece l’ipotesi di un gas al cloro.

Sull’accaduto la Francia chiede un’immediata riunione al consiglio di sicurezza dell’Onu dopo la denuncia dell’Osservatorio siriano dei diritti Umani (Osdh) su un attacco chimico con “gas tossici” nella città di Khah-Sheikhoun, nel nord-est del Paese, da parte del regime di Bashar al-Assad.

Secondo l’Osdh il raid aereo avrebbe causato la morte di 58 civili, di cui almeno 11 bambini, e 170 feriti. I presidenti di Turchia e Russia, Recep Tayyip Erdogan e Vladimir Putin, hanno discusso in una telefonata del raid aereo compiuto oggi. Lo riferiscono fonti presidenziali di Ankara, secondo cui «Erdogan ha detto che un tale attacco disumano è inaccettabile». I due leader hanno inoltre ribadito l’importanza del mantenimento della tregua in Siria e del rafforzamento della cooperazione antiterrorismo. Su richiesta degli insorti locali filo-Ankara, la Turchia ha inoltre inviato nella zona dell’attacco 30 ambulanze dalla provincia frontaliera di Hatay, secondo quanto riferito dalle autorità locali, citate da Anadolu. Alcuni dei feriti saranno trasportati in ospedali sul territorio turco.

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