Politica – Il fronte a sinistra della politica italiana e dei partiti che si sono collocati fuori dal Partito Democratico, sono sempre piu’ divisi al loro interno, lungi dal trovare una
sintesi su programmi e contenuti. Ad oggi sembra mancare quel “pensiero lungimirante” capace di dare un equilibro presente e futuro, al nuovo costituendo soggetto politico di sinistra.
Certamente Giuliano Pisapia, Pierlugi Bersani, Anna Falcone, e lo stesso Pippo Civati, hanno creato un nuovo progetto politico con tanta energia ed impegno, per far decollare la loro proposta politica alternativa sia al mondo renziano che berlusconiano.
Ma per adesso il salto di qualità non è stato ancora compiuto per colpa delle troppe divisioni e tensioni che si registrano ancora nelle galassia dei partiti, partitini e dei movimenti che si richiamano alla storia e a valori del socialismo europeo e moderno.
A tutto questo assiste e guarda con grande attenzione e interesse Massimo D’Alema, il quale si sta pian piano ritagliando un posto in prima fila, visto che proprio D’Alema ha dato il via alla scissione all’interno del Pd.
D’Alema sta contribuendo al progetto “rosso”, cercando attraverso i suoi ragionamenti di dare forza e sostanza alla prospettiva politica comune. L’ex ed unico premier di provenienza comunista ha ancora tantoda insegnare a nuovi naviganti della politica italiana, e la sua candidatura o alle elezioni politiche del 2018 oppure quella alle elezione Europee del 2019 è praticamente certa e scontata, D’Alema ripartirà dal sud per conquistare voti e consensi per far rivivere nel paese di Gramsci, di Pertini di Nenni e di Berlinguer una nuovo sinistra finalmente democratica , plurale e aperta, capace di diventare punto di riferimento per i ceti piu’ fragili e popolari della società italiana.
A cura di Marco Grossi