Politica – Senato, la maggioranza è nel caos. Il Pd chiede incontro a Mattarella, in Affari costituzionali eletto un esponente di Ap con l’appoggio delle minoranze. Orlando: “Rischio sgretolamento”. Alfano: “Torrisi si dimetta”.
A rischio una prossima crisi di governo, è quanto è successo in Senato, dove non regge il patto di maggioranza e, con voto segreto, viene eletto alla presidenza della commissione Affari costituzionali Salvatore Torrisi, di Ap, invece del candidato Pd Giorgio Pagliari. Il primo è eletto con 16 voti, mentre il dem ne ottiene solo 11 e c’è una scheda bianca.
Su Torrisi sono convogliati i voti delle opposizioni, da Fi a M5s, più Ap e Mdp. Il Pd, a cui spettava la presidenza, resta tagliato fuori.
Dura la critica dei renziani, che chiedono un incontro con il premier Gentiloni e con il presidente Sergio Mattarella.
Alla fine Alfano chiede al suo senatore di rinunciare all’incarico, ma Torrisi non sembra voler fare passi indietro. Messo alle strette potrebbe passare anche al gruppo Misto, “ma farei parte comunque della maggioranza”, ha confidato. Comunque vada, il caso non è chiuso.
“Credo che quanto accaduto in Senato sia molto grave dal punto di vista politico. A fronte di un’intesa in maggioranza sulla candidatura in commissioni nel segreto urma ci sono stati voti in altra direzione, pezzi di maggioranza hanno votato con Fi e M5S. È molto grave, un tradimento della corretta modalità di stare insieme, siamo preoccupati” ha commentato Lorenzo Guerini.
Come influirà questo sulla legge elettorale? “Non è certo momento facile rispetto al cammino della legge elettorale, mi auguro che da parte di tutti ci sia una valutazione responsabile”.
“Dicono di essere maggioranza ma agiscono contro la maggioranza medesima. Si produce un fatto politico, Mdp è uscito dal Pd per votare insieme alla destra contro il governo. Avevano detto di aver fatto la scissione per stabilizzare il governo e stanno facendo la cosa opposta, hanno detto una bugia agli elettori se ne hanno. Sono parte maggioranza? Non mi sembra”, ha affermato Matteo Orfini.
Sulla legge elettorale i partiti di maggioranza “sono stati poco leali: la lealtà in maggioranza non è un optional e gli accordi vanno rispettati sempre. Basta capirsi…”, ha dichiarato il capogruppo Pd Ettore Rosato, interpellato alla Camera. “Questo dimostra l’intelligenza politica del M5S che ha scelto pur di fare un dispetto al Pd un presidente di commissione schierato sul proporzionale puro.