L’Italia allontana il cucchiaio di legno. In Scozia Arriva il primo successo azzurro. Quando tutto lasciava presagire la terza sconfitta in tre partite per l’Italia, è arrivata la meta tecnica allo scadere che vale il primo successo azzurro in questo Sei Nazioni. A Murrayfield finisce 22 a 19 per l’Italia, con gli azzurri sempre vicini alla meta tecnica negli ultimi 10 minuti, arrivata poi all’ultimo respiro. E pensare che al 53’ l’Italia aveva avuto la possibilità di passare in vantaggio con Allan, che però non ha centrato i pali. Alla fine, il cuore, il coraggio e la voglia di non mollare mai, hanno premiato i nostri. Il trionfo azzurro porta le firme di Furno e Venditti, entrambi a meta, Haimona e Allan.
Partenza subito difficile – Il trionfo, ottenuto con gioco e carattere, premia una squadra capace di rialzare la testa dopo un avvio da incubo. Laidlaw sfrutta il primo piazzato al 2′ (3-0) e Haimona combina un disastro al 7′: Bennett intercetta, meta e 8-0 per i padroni di casa. L’Italia ha il merito di rimanere in partita e di raddrizzare subito la situazione: la maul avanza e porta Furno a schiacciare l’ovale per l’8-5 al 10′. Laidlaw sfrutta altre 2 chance dalla piazzola (15′ e 27′), Haimona fa centro (17′) prima del rocambolesco finale di frazione. Il numero 10 azzurro colpisce il palo al 37′, Venditti è il più rapido a piombare sul pallone: meta, trasformazione e 16-15 al riposo.
Forza azzurra – L’Italia perde Haimona all’inizio della ripresa e inserisce Allan, che al 53′ potrebbe firmare il sorpasso: penalty non impossibile ma mira sbagliata e la Scozia rimane avanti. Gli errori rischiano di costare carissimi in un match equilibrato, che i padroni di casa riprendono in mano attorno al 60′. Gli highlanders riprendono a caricare a testa bassa e mettono a dura prova la difesa tricolore, che al 65′ concedono a Laidlaw il piazzato del 19-15. Gli azzurri hanno bisogno di una meta per mettere la freccia nell’ultima porzione di partita. La mischia italiana spinge, l’arbitro Clancy non ravvisa gli estremi per la meta tecnica e consente alla difesa scozzese di respirare con un penalty che interrompe il forcing degli ospiti. Parisse & co. hanno un’ultima possibilità e non sbagliano contro gli avversari ridotti in inferiorità numerica. L’Italia sfonda allo scadere, c’è solo il tempo per trasformare la terza pesantissima meta: 22-19.