E sono dieci. La marcia continua, assumendo sempre più le sembianze di una cavalcata. Unica squadra imbattuta del 2016, unica squadra imbattuta nel girone di ritorno: numeri stratosferici di una squadra che non sembra conoscere la parola sconfitta, che non trema mai, che non sente nessun tipo di pressione, che soffre insieme, che gioisce insieme, che vince insieme. Roba davvero da stropicciarsi gli occhi. L’82-89 del PalaPentassuglia è il decimo risultato consecutivo che non ammette repliche o obiezioni, è la decima vittoria chiara, meritata, senza fronzoli. Che va oltre i problemi fisici e la stanchezza mentale di due mesi e mezzo giocati a tutta.
Ragland parte in quintetto per i noti guai muscolari di Green (che non sarà della partita), mentre Bucchi affida le chiavi della squadra a Cournooh visto il taglio di Reynolds. Avellino parte fortissimo sfruttando un grande Cervi sui due lati del campo, il solito Nunnally (9 punti nel quarto) ma, soprattutto, la pessima difesa di Brindisi sia schierata che in fase di transizione. La Scandone va subito sul 4-13, gestendo il ritmo della gara a piacimento, mentre Brindisi è solo Banks (8 punti e 2 assist). L’assenza di Reynolds si fa sentire per i padroni di casa (6 perse nei primi 10 minuti, 9 all’intervallo) e Avellino ne approfitta chiudendo il primo quarto sul 16-23 e scappando fino al 16-33 di inizio secondo quarto con 8 punti di Veikalas e la sapiente regia di Acker (5 assist) come vice Green. La Scandone sembra in controllo, ma Brindisi esce dalla sospensione con una zona 3-2 che manda completamente fuori giri l’attacco biancoverde che inizia a perdere palloni e a non attaccare più il canestro. L’Enel prende fiducia grazie a Cournooh (15 punti nel quarto) e Scott (9 punti) che trascinano i suoi fino al 42-43 di fine primo tempo che riapre una partita che sembrava ben avviata verso Avellino.
Sacripanti riparte con Buva per Cervi, ma è Banks che, fin da subito, accelera lanciando i suoi sul 49-45. Di solito quando Avellino è in difficoltà salgono di colpi i veri leader di questa squadra: Leunen e Acker rispondono, come sempre, presenti. Il primo con una tripla che spegne il PalaPentassuglia, il secondo con 6 punti in fila che tengono i biancoverdi prima in scia e poi ancora davanti all’ultimo intervallo sul 62-64. Si prospetta l’ennesimo finale caldo, di quelli che piacciono tanto ai ragazzi di coach Sacripanti, di quelli che non sbagliano mai da ormai 70 giorni. E anche Brindisi non sfugge al suo destino. Cervi torna a chiudere l’area e Nunnally continua a fare sempre canestro (chiuderà con 31 senza tiri liberi di cui 10 nell’ultimo quarto). Non bastano ai padroni di casa neanche le super prestazioni di Banks e Cournooh (49 punti in due) perché, come sempre, la partita la chiude Leunen con 2 triple in fila (e siamo ad 8/10 nelle ultime 4 partite).