Sbarchi dei migranti: Salvini non lascia, raddoppia; incerto il verdetto sull’autorizzazione a procedere

Il Tribunale dei Ministri ha inviato gli atti al Presidente del Senato per chiedere l’autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini, in ordine al contrastato sbarco a Catania della nave Diciotti nell’agosto dello scorso anno.

Ma il leader leghista ha ribadito la stessa posizione per il presente caso della Sea Watch che trovasi al largo di Siracusa con 47 migranti a bordo ed ha minacciato lo stesso atteggiamento per tutti gli sbarchi futuri. Il braccio di ferro continua, Salvini mostra sicurezza di se ed afferma che “la sua linea e’ quella di difendere, sia come cittadino che come Ministro, i confini del suo Paese e la sicurezza degli Italiani”.

Ma cosa rischia il leader leghista? Fino a15 anni di carcere per violazione dell’art.605 del Codice Penale per sequestro aggravato di persone e minori. La Giunta per le elezioni e per le immunita’ parlamentari al Senato ha confermato di aver ricevuto dalla Procura della Repubblica di Catania richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti del Ministro dell’Interno. Quindi la palla passa al Senato, che dovra’ esprimersi sulla vicenda, mentre Salvini ed il suo omologo Di Maio indicano alternative, come Olanda e Francia per lo sbarco della Sea Watch.

Ovviamente tali dichiarazioni sono polemiche nei confronti degli altri Stati membri dell’UE, che’ non si attivano a risolvere un problema comune ma che di fatto finora ha riguardato soprattutto l’Italia per ragioni logistiche. Ma cosa contestano i giudici a Salvini? Essi sostengono che “il senatore leghista, nella sua qualita’ di ministro violando le Convenzioni internazionali in materia di soccorso in mare e le norme di attuazione nazionale (Convenzione SAR, Risoluzione MSC 167-78, Direttiva SOP 009/15) non ha consentito di esitare tempestivamente la richiesta di POS (place of safety) presentata da IMRCC (Italian Maritim Rescue Coordination Center) alle ore 22,30 del 17 agosto 2018, bloccando la procedura degli sbarchi e cosi’ determinando consapevolmente l’illegittima privazione della liberta’ personale di questi ultimi, costretti a rimanere in condizioni psico-fisiche critiche a bordo della nave Diciotti fino alla tarda serata del 25 agosto, momento in cui veniva autorizzato lo sbarco.

Il fatto e’ aggravato dall’essere stato commesso da un pubblico ufficiale e con abuso di potere delle funzioni da lui esercitate, nonche’ per esser stato commesso anche in danno di persone dalla minore eta’ “. La querelle e’ aperta.

Intanto il Senato avendo ricevuto il plico si riunira’ la prossima settimana, poi avra’ trenta giorni di tempo per emanare una relazione da cui si evincera’ se Salvini abbia agito nell’interesse dello Stato o dovra’ sottoporsi alla votazione del Senato e al processo.

Una previsione sugli esiti del parere del Senato non e’ semplice anche perche’ il portavoce dei Cinquestelle Paragone ha annunciato di essere favorevole a concedere l’autorizzazione a procedere; la Sinistra in quanto opposizione si dovrebbe allineare mentre Forza Italia e Fratelli d’Italia, favorevoli da sempre all’immunita’ parlamentare, dovrebbero votare contro. Quindi staremo a vedere gli sviluppi di una vicenda che appassiona la politica di casa nostra, ma nulla risolve nel panorama internazionale del problema degli sbarchi dei migranti, che purtroppo continuano senza avere uno sbocco sicuro.

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