Politica – «Quello che è accaduto oggi in Consiglio Regionale è inaccettabile. Il Movimento Cinque Stelle ha provato di fatto ad impedire lo svolgimento della seduta con un atteggiamento irresponsabile e sprezzante nei confronti dell’istituzione che rappresentiamo e del ruolo che siamo chiamati a svolgere. Nonostante questo siamo riusciti ad approvare la legge di riordino del servizio idrico regionale». E’ quanto dichiarato dall’onorevole e capogruppo Udc Maurizio Petracca. L’atteggiamento mostrato oggi dai Consiglieri Regionali ha di certo lasciato basiti tutti i gruppi politici; Occupare i banchi della Giunta Regionale non risolve di fatto nessun problema, inoltre questo comportamento ha provocato un leggero malore alla Presidente del Consiglio Regionale l’irpina Rosetta D’Amelio, la quale si è vista strappare il microfono da una consigliera penta stellata. L’onorevole D’Amelio ha rassicurato tutti, circa le sue condizioni di salute, attraverso un post apparso negli ultimi minuti sulla sua pagine di Facebook. Il contegno tenuto in aula dai Cinque Stelle è semplicemente una grave offesa alle Istituzioni e ai suoi rappresentanti, lo spettacolo visto oggi è stato poco edificante e politicamente da condannare senza appello.
«Non riesco a comprendere – continua Petracca – la protesta del M5S in riferimento al disegno di legge sul servizio idrico, una protesta strumentale, demagogica e populista. Il testo, infatti, vede nel carattere pubblico della risorsa idrica il suo assunto di partenza, prevedendo una governance che consentirà di mettere insieme tutela dell’acqua ed efficacia della sua gestione».
«La nuova legge – conclude il consigliere Petracca – mi convince. All’interno sono stati accolti numerosi punti previsti nell’ambito della proposta presentata come gruppo consiliare dell’Udc. In particolare, il testo appena approvato affida poteri più ampi agli enti locali nelle attività di programmazione e di controllo collegate all’organizzazione del servizio idrico integrato».
Oggi nonostante tutto, il Consiglio Regionale ha licenziato un importante testo legislativo, rimarcando il valore di “bene comune” e pubblico del servizio idrico, ovviamente si spera che effettivamente, come la legge dice, ci sia un nuovo e ritrovato protagonismo degli enti locali, protagonismo finalizzato a migliore il servizio che viene reso al cittadino consumatore finale.
A cura di Marco Grossi
adv