Matteo Renzi prende carta e penna e scrive una lettera. Non mi riferisco, ovviamente, a quella di dimissioni. Per quella ci sarà tempo, eventualmente, dopo il 4 Dicembre. Il Presidente del Consiglio ha scritto agli italiani all’estero. Una missiva chiara che invita i nostri connazionali all’estero a votare Si entro il 1 Dicembre. Il sistema di voto per gli italiani che vivono lontano dal nostro Paese, permette a quest’ultimi di esprimersi fino al 1 Dicembre.
La lettera, arrivata proprio in queste ore, contiene un elogio sregolato alla riforma costituzionale. La panacea per ogni male, la soluzione unica e risolutiva. ‘’Oggi siamo ad un bivio. Possiamo tornare indietro ed essere quelli di cui all’estero si sghignazza, quelli che non vogliono cambiare nulla’’ scrive Renzi.
Come se la considerazione italiana sulla scena europea ed internazionale fosse a livelli altissimi e stratosferici. Questo spirito da salvatore della Patria, questa visione da ultima spiaggia, e’ risultata ai più un tantino fuori luogo. Ad attaccare il Presidente del Consiglio infatti, tutte le opposizioni parlamentari, oltre che diversi comitati civici per il No.
Sarebbe piuttosto curioso, sapere altresì come all’interno della segreteria del PD abbiano ricevuto i dati specifici degli italiani residenti all’estero, con tanto di domicilio. Occupazione di spazi non sta a significare abuso di potere. Usare, per scopi che si potrebbero definire personali o almeno di parte, incarichi che sono di rilevanza pubblica, sembra quasi paradossale. Perché forse comincia ad essere chiaro a tutti: la riforma costituzionale non rappresenta l’ultima spiaggia per l’Italia, ma per Matteo Renzi.