Pianodardine, no alla delibera provinciale sui rifiuti organici. Pronta l’impugnazione dei comitati

Avellino – Il Presidente della Provincia Domenico Gambacorta ha decretato, con provvedimento preso nei giorni di Ferragosto, che i rifiuti organici della provincia vengano convogliati tutti allo Stir di Pianodardine. Cio’ a causa della contemporanea chiusura di tre impianti, la Deflansrl di Serino (chiusa per ferie fino a settembre), la FIR Ecologia srl di Manocalzati, la Dentice Pantaleone di Montefredane, chiuse per motivi tecnici. Una decisione presa senza il coinvolgimento del Comune Capoluogo che pero’ a mezzo del Sindaco Foti ed all’assessore all’Ambiente Augusto Penna hanno fatto sentire la loro voce, sollecitando un urgente parere dell’Avvocatura dell’Ente sull’adottabilita’ o meno del provvedimento preso dal Presidente Gambacorta. Il massimo rappresentante dell’Ente Provincia si e’ giustificato con la motivazione di non far piombare la zona inuna emergenza che avrebbe avuto il picco a fine agosto. La popolazione delle zone circostanti lo Stir di Pianodardine ha il terrore di vivere nuovamente le tristi stagioni ove venivano convogliate ogni giorno fino a duemila tonnellate di rifiuti, per giunta indifferenziati nella struttura.

Ma Gambacorta ha assicurato che il regime attuale sara’ di sole cento tonnellate al giorno tutte di rifiuti organici, che tale emergenza non sara’ eterna ma durera’ solo 45 giorni. Il Presidente ha colto l’occasione per riferire che la Regione sta sondando dal mese di maggio il parere dei Comuni disposti ad ospitare impianti di smaltimento; i rifiuti organici attualmente in buona parte vengono trasportati in Veneto per la lavorazione, ma questo sistema comporta costi elevati, da dover necessariamente limare. Si spera che vada tutto liscio anche perche’ l’impianto di Pianodardineha da smaltire tonnellate di ecoballe, il cui trasferimento e’ stato programmato dal Governatore De Luca, ma non ancora partito.

In seguito all’adozione dell’ordinanza sie’ allertata l’Associazione “Salviamo la Valle del Sabato” che a mezzo del dott. Franco Mazza ha invocato l’intervento del Prefetto e minacciato l’ impugnazione dell’Ordinanza.

Anche alcuni gruppi politici sono insorti: l’UDC a mezzo del capogruppo Alberto Bilotta puo’ vantare la raccolta di mille firme dei residenti; il deputato di Scelta Civica, Angelo D’agostino ritiene che quest’ultima decisione contrasta con la volonta’ della popolazione di portare fuori della zona di Pianodardine gli impianti per poter procedere ad un reale risanamento della Valle del Sabato.

Dario Alvino

 

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