Avellino – Intervista alla consigliera di Parità, dr.ssa Mimma Lomazzo sulla violenza di genere in irpinia. Dall’ inizio dell’anno a oggi si sono registrati in Italia ben 76 casi di “femminicidio”, la violenza di genere è un fenomeno che coinvolge la comunità e il mondo femminile. In Italia ancora imperversa una cultura maschilista, manca il rispetto dell’altro nella sua unicità e differenza. Questa è stata la premessa dell’intervista alla consigliera di parità Domenica Mimma Lomazzo.
Dall’inizio dell’anno si contano già più di 76 casi di “femminicidio”, quale potrebbe essere uno dei fattori scatenanti?
“La violenza a danno delle donne e ‘ un fenomeno che e’ sempre esistito nella nostra società. Il preoccupante numero di casi di “femminicidio” non è altro che la punta più cruenta di un fenomeno che investe tutte le classi sociali. Le cause sono culturali, sociali ed economiche, ancora imperversa una cultura prettamente maschilista, tanto è vero che si fa fatica a sostenere il diritto delle donne all’autodeterminazione, l diritto di poter scegliere liberamente della propria vita. A ciò si aggiungono i rapporti di forza diseguali tra donne e uomini nella nostra società a partire dal mondo del lavoro e che spesso generano odiose discriminazioni”.
Secondo lei quale potrebbe essere un modo per arginare questo fenomeno?
“Bisogna incidere sulla cultura della nostra società. Insegnare sin dalle scuole primarie al rispetto delle differenze, al rispetto della dignità delle persone a prescindere dal genere di appartenenza. Bisogna inserire nelle discipline scolastiche l’ educazione di genere, controllare rigidamente i libri di testo affinché non contengano stereotipi di genere. Controllare i mezzi di comunicazione ed informazioni affinché non contengono immagini che incitano alla violenza, insomma bisogna incidere nei luoghi e sugli strumenti dove si forma la cultura”.
I centri antiviolenza non stanno funzionando come dovrebbero, alcuni di questo stanno chiudendo per mancanza di fondi, colpa della eccesisva burocrazia o cosa?
“I centri antiviolenza in Irpinia sono ancora tutti operativi. E’ ancora presto per esprimere una valutazione.Sono sorti da poco. Possiamo solo dire che finalmente ci sono e che costituiscono un importante presidio di tutela per chi subisce abusi e violenze”.
La stessa classe politica, a tutti i livelli istituzionali, sembra interessarsi ad altro, secondo lei la politica ha fatto poco o molto per contrastare il fenomeno?
“La politica ha fatto quello che ha potuto finora, significativi provvedimenti sono stati emanati sia per prevenire il fenomeno che per contrastarlo. Per ultimo in regione Campania e’ stato istituito un fondo per sostenere economicamente le donne vittime di violenza. C’e’ la necessità di azioni ancora più incisive da parte del Governo Nazionale. La violenza a danno delle donne e ‘un problema collettivo ed in quanto tale la società nella sua interezza deve farsene carico”.