E’ uno dei periodi piu’ bui quello che sta vivendo la citta’ di Avellino, all’indomani di quella che si preannunciava come la svolta in positivo data dai risultati elettorali. Bilancio consuntivo bocciato. Nella relazione di 44 pagine i revisori dei conti di nomina ministeriale hanno mosso gravi rilievi riguardo alla situazione finanziaria dell’Ente. A bilancio sarebbero stati iscritti fondi di difficile riscossione, ma non le passivita’ relative al contenzioso e non sarebbe stato fatto un inventario generale. Ciampi non si aspettava una situazione contabile cosi’ compromessa, anche se a botta calda, subito dopo la vittoria elettorale, aveva sentito puzza di bruciato sulla circostanza che il bilancio consuntivo non fosse stato discusso ed approvato dalla Giunta del predecessore Foti.
Il neosindaco assieme al sottosegretario Sibilia hanno dichiarato di voler fare piena luce sulle malefatte della passata gestione; anche se la situazione debitoria parte da piu’ lontano, andando a ritroso di piu’ lustri, e cioe’ dalle gestioni allegre portate avanti da di Nunno in poi.
Avellino Calcio. La Figc a seguito dell’istruttoria della Co.Vi.So.C. ha escluso la societa’ U.S.Avellino 1912 dalla partecipazione al prossimo campionato di 2018/19 per il mancato rispetto dei ”criteri legali ed economico-finanziari”. Quindi respinto il primo ricorso riguardo alla validita’ della fideiussione ed al ritardo nella presentazione della successiva, ora la societa’ irpina ha un’ultima possibilita’, di far ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni entro il 27 luglio, con verdetto finale per fine mese (31 luglio).
A questo punto resta la speranza della riammissione, cioe’ si spera nella bonta’ di un ricorso dell’avv.Chiacchio, il cui intervento e’ stato invocato dalla tifoseria, dato che alte volte e’ riuscito a togliere le castagne dal fuoco alle societa’ calcistiche in difficolta’. Intanto la Societa’ e’ stata esclusa dalla partecipazione al Trofeo Tim di Coppa Italia ed e’ in forte ritardo per i movimenti di mercato, proprio in una stagione che si preannuncia impegnativa e difficile per la presenza ai nastri di partenza di numerose squadre blasonate, tanto da far definire da piu’ parti l’attuale serie cadetta una sorta di A 2. La tifoseria, contestando aspramente il presidente Taccone, invoca una salvifica risoluzione per scongiurare il pericolo di ripartire da zero come nell’anno 2009 che registro’ il fallimento dell’Avellino calcio.