Nuovo DPCM firmato da Conte: Italia chiusa a metà fino al 24 novembre

Il provvedimento in vigore dal 26 ottobre fino al 24 novembre. Il governo Conte chiude cinema, teatri, palestre, piscine e impianti sciistici. Bar e ristoranti aperti fino alle 18.

Nuovo DPCM, un lockdown a metà. Dopo ore di concertazione nella giornata di ieri, è arrivata la firma sul nuovo decreto presidenziale, siglato dal premier Giuseppe Conte e dal Ministro della Salute Roberto Speranza. Rispetto alle bozze circolate nelle scorse ore, la versione definitiva presenta alcune novità: Eliminazione della sospensione per i concorsi, menzionata anche dal premier Conte durante la sua conferenza stampa di quest’oggi. Apertura degli esercizi di ristorazione anche la domenica e nei festivi, unico punto di concessione del Governo alle Regioni durante la discussione della misura, le quali richiedevano a gran voce le aperture alla clientela tutti i giorni fino alle 23.

Nuovo DPCM. Ristorazione e Bar aperti dalle 5 alle 18 tutti i giorni.

Dopo lunghe discussioni, si è stabilito che luoghi di ristorazione e Bar possano rimanere aperti al pubblico dalle 5 alle 18 tutti i giorni, domenica e festivi inclusi. Dopo le 18, viene consentita la ristorazione sia con consegna a domicilio senza limiti d’orario, sia con asporto ma fino alle 24 e con divieto di consumo nelle loro adiacenze.

Prevalenza della didattica a distanza alle scuole superiori
In ordine d’importanza, il secondo argomento con vedute assai divergenti è l’adozione della didattica a distanza (DAD). Leggendo con attenzione il provvedimento, si apprende come tale opzione debba rappresentare almeno il 75% dell’intero operato, solo previa comunicazione al Ministero dell’Istruzione da parte delle autorità regionali, locali o sanitarie. Per gli altri cicli di istruzione, permane la didattica in presenza, salvo diverse decisioni da parte degli organi succitati. Ulteriore stop vige anche per visite guidate e viaggi d’istruzione.

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Nuovo DPCM, Pesanti strette per lo sport

Come già ampiamente ventilato, nel nuovo DPCM tornano le chiusure totali per piscine, palestre, centri natatori, centri benessere e termali, tranne per le strutture già impegnate a erogare servizi inclusi nei LEA (livelli essenziali di assistenza), unica attività loro consentita. Per gli sport professionistici, invece, le competizioni saranno nuovamente senza spettatori, sia al chiuso che all’aperto. Invece le attività amatoriali e dilettantistiche di base sono categoricamente proibite.

Lo stesso principio è valido anche per le strutture sciistiche, su cui si erano già accese le polemiche, dopo gli assembramenti presso gli impianti di Cervinia, fotografati e poi pubblicati da tutte le principali testate giornalistiche. In tutte le altre circostanze, rimane praticabile l’attività motoria e sportiva all’aperto, osservando le note distanze.

Stop a feste e gioco.
In chiave di intrattenimento, sarà proibito tenere qualsiasi tipo di festa, anche conseguente a cerimonie sia religiose che civili, che si potranno continuare a celebrare. In più, continuano ad essere chiuse sale da ballo e discoteche. Altro “divertimento proibito” è l’accesso fisico a sale gioco, sale bingo e sale scommesse, destinate per decreto alla chiusura.

Per la cultura, aperti solo i musei
Nel mondo della cultura, gli unici luoghi a restare aperti sono musei, biblioteche, archivi, aree e parchi archeologici, complessi monumentali, i quali dovranno assicurare il rispetto delle prescrizioni di sicurezza. Cinema, teatri, sale da concerto riprendono ad essere chiusi, dopo aver riaperto solo a metà giugno circa.

Nuovo Dpcm, Stop a sagre, fiere, convegni e congressi
Alle proibizioni inserite, si aggiunge anche quella di svolgere sagre e fiere.  E ‘ammesso, invece, lo svolgimento di convegni e congressi con modalità a distanza mentre le manifestazioni saranno possibili solo in forma statica e con il rispetto del distanziamento.

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