Secondo indiscrezioni trapelate dal tabloid, la top-model Naomi Campbell, è sulla sedie a rotelle a causa di un serio problema all’anca. La Venere Nera, a soli 45 anni, necessiterebbe di una protesi. L’immagine, pubblicata dal The Sun che l’ha ritratta sulla sedia a rotelle, risale a qualche giorno fa. La modella si trovava ad un party a Londra e alcuni testimoni l’avrebbero vista uscire dalla porta sul retro, utilizzata da Naomi per evitare gli sguardi indiscreti dei partecipanti. Lei stessa avrebbe confidato ad alcuni ospiti presenti alla festa che a breve si sottoporrà ad intervento chirurgico per l’applicazione di una protesi all’anca. La top model, secondo le notizie del tabloid, sarebbe addirittura stata costretta ad abbandonare in anticipo il party a causa dell’eccessivo dolore. La Venere Nera secondo le ultime news, starebbe vivendo questo periodo come un vero e proprio dramma personale, costretta a rinunciare alla vita frenetica di un tempo, oggi non riesce a vedersi ridotta su una sedia a rotelle, per una difficoltà proprio fisica, quel fisico stupendo che l’ha sostenuta e sorretta su tantissime passerelle di tutto il mondo. La Campbell, comunque, continua ad essere molto attiva e sta partecipando a diversi progetti e collaborazioni nel suo mondo, quello della moda.
Naomi Campbell (Londra, 22 maggio 1970) è una supermodella, attrice e cantante britannica. Soprannominata la “Venere nera”, è stata inserita dalla rivista People tra le 50 donne più belle del mondo. Ha un patrimonio di 48 milioni di dollari.
Biografia
Naomi Campbell è nata a Streatham, un quartiere di Londra, dalla diciottenne Valerie Morris, una ballerina di origini giamaicane. Sconosciuta è invece l’identità del padre che Naomi, in accordo con le volontà della madre, non ha mai incontrato. Ultimamente un certo Errol Campbell, che ha da poco scontato una condanna per stupro, ha chiesto a Naomi di sottoporsi al test del DNA per dimostrare che è lui il genitore. La madre ha smentito le affermazioni dell’uomo, mentre la Campbell non ha voluto commentare la notizia[3]. Tuttavia alcune fonti la identificano come una giamaicana con antenati cinesi[4][5].
Naomi è molto impegnata nel sociale, dando un contributo alla lotta contro la povertà in Africa, mentre nel 2005 partecipò agli aiuti per i sopravvissuti dell’uragano Katrina.
Nell’aprile 1986 Naomi appare sulla copertina di Elle e, sempre nello stesso anno, è tra le modelle che posano per Terence Donovan per il calendario Pirelli 1987. Nell’agosto 1988 è la prima donna di colore ad apparire sulla copertina di Vogue (prima in Francia e successivamente in Inghilterra) e di Time Magazine.
È stata testimonial nelle campagne pubblicitarie di molte case di moda tra le quali: Fendi, Prada, Ralph Lauren, Alessandro Dell’Acqua,Burberry, Valentino, Versace, Roberto Cavalli, Yves Saint Laurent, Dolce & Gabbana, Louis Vuitton, Dsquared², Chloé, Emanuel Ungaro,Guess?, Iceberg, Escada, Yohji Yamamoto, Lee Jeans, Pinko e molte altre, e della casa cosmetica Pupa Milano
Nella sua carriera ha sfilato per tutte le più grandi case di moda al mondo come: Versace, Valentino, Givenchy, Anna Sui, Louis Vuitton, Dolce & Gabbana, Gianfranco Ferrè, Chanel, Fendi, Prada, Roberto Cavalli, Christian Dior, Hermés, Blumarine, Tommy Hilfiger, Yves Saint Laurent, Jean Paul Gaultier, Marc Jacobs, John Galliano, Dsquared², Vivienne Westwood, Rocco Barocco, Ralph Lauren, Oscar de la Renta, Zac Posen e moltissime altre.
Ha posato senza veli per la rivista Playboy, ed ha partecipato al noto libro fotografico di Madonna Sex.
Nel 2009 è diventata il nuovo volto di Dsquared² insieme alla top Linda Evangelista. Nello stesso anno è testimonial, insieme a Claudia Schiffer ed Eva Herzigova, di Anthology Fragrance, prima collezione di profumi di Dolce & Gabbana.[6]
Nel 2015 torna a sfilare a Parigi per Givenchy[7] e viene scelta come testimonial primavera/estate di Burberry, accanto alla modellaJourdan Dunn, e in quella autunno/inverno di La Perla.[8] Nel mese di ottobre appare sulla copertina di Vogue Brazil accanto alla modellaMariacarla Boscono e al direttore creativo di Givenchy Riccardo Tisci