C’era grande attesa alla frazione Piano di Montoro per il concerto di Enzo Avitabile. Uno spettacolo che come al solito non ha tradito il suo pubblico e le aspettative.
Il concerto, durato quasi due ore, conclusosi con una dedica bellissima del cantautore napoletano a Pino Daniele e ai terremotati, ha però vissuto un momento “incivile”. Avitabile ha concluso una delle sue canzoni celebri, Canta Palestina e subito dopo ha richiamato l’attenzione del Comitato Festa: “Ci volete bene? Questa è stata spedita ai bottari (mostrando a tutti una bella pietra). Qualcuno se colpito può farsi male davvero. Preferiamo che quelli che vogliono lanciare le pietre, senza problemi, possono venire dietro e ce le lanciano in faccia. Vi aspetto quando volete, dopo il concerto. Le cose non si fanno di nascosto.”
“Se volete che Enzo continui a cantare, basta”: questo l’appello del Comitato Festa. Prima di ricominciare, Avitabile ha cercato di sdrammatizzare un gesto che va comunque condannato: “So che devo morire, ma preferisco scegliere io dove e quando. I nemici mi piace guardarli negli occhi.”
Naturalmente, ignoto, l’autore. E così, dopo oltre 5 minuti di interruzione, il concerto è ripreso, e la piazza Michele Pironti, gremita per lo spettacolo ha ripreso a ballare e divertirsi sulle note del grande maestro e sulle sue canzoni che lo hanno reso tale, con una pensiero speciale a tutte le Maria con il pezzo ripetuto “Mane e mane”.