Stamattina il tavolo di discussione al Consiglio Regionale sulla “Riorganizzazione del servizio idrico integrato in Regione Campania e nuova disciplina del settore”, già approvato dalla competente commissione consiliare, e che prevede il trasferimento di alcuni Comuni irpini – in tutto 16 – della Valle dell’Irno e del Vallo Lauro-Baianese dall’ex Ato1 Calore Irpino all’ex Ato 3, ovvero quello che abbraccia i comuni dell’Agro Nocerino Sarnese e del vesuviano, il cui gestore unico risulta attualmente la GORI SpA.
La notizia del possibile ingresso della Gori Spa nella gestione del servizio idrico integrato in alcuni comuni della provincia di Avellino ha cominciato a destare preoccupazione anche tra le amministrazioni locali. I Comuni irpini interessati sono: Avella, Baiano, Domicella, Forino, Lauro, Marzano, Montoro, Moschiano, Mugnano, Pago, Quadrelle, Quindici, Sirignano, Solofra, Sperone, Taurano. Il no del sindaco di Montoro Mario Bianchino sul passaggio alla Gori è netto,
“Per quanto ci riguarda non abbiamo alcuna intenzione di essere associati al comprensorio ‘sarnese-vesuviano’. La realtà di Montoro, come pure quella di Solofra, sono caratterizzate da esperienze gestionali che ci legano alla realtà irpina. E questo dato rende ancora più incomprensibile la decisione della Regione Campania di andare oltre il tradizionale ambito ‘sarnese-vesuviano’ arrivando ad includervi anche realtà come quella montorese e solofrana, piuttosto che i comuni del l’area del Vallo Lauro Baianese”
Ricordiamo che La GORI SpA è una partecipata dall’ACEA , che è la più grande multiservizi attiva nella gestione dell’acqua, energia e ambiente, che a sua volta è collegata con la SUEZ, una multinazionale francese , leader nel business delle acque .Il disegno di legge di riordino del servizio idrico integrato su iniziativa dell’assessore regionale all’ambiente Giovanni Romano (cd. DL Romano), ingrossa le fila dei Comuni ricadenti nell’ex Ambito Territoriale Ottimale 3, che da 76 Comuni diventano 100.
In giornata seguiranno gli aggiornamenti sulla questione della riorganizzazione ATO idrico.