Il giorno 30 maggio 2016 è stato indetto lo sciopero nazionale per le aziende pubbliche e private dell’igiene ambientale aderenti al contratto Fise – Assoambiente.
Con nota acquisita agli atti di questo Comune con il numero di protocollo 13695 del 25.05.2016, la società gestore del servizio, ha comunicato che, in conseguenza di tale sciopero, assicurerà solo i servizi minimi previsti dal C.S.A.
Pertanto, la Cittadinanza Montorese è invitata a non conferire lungo le strade e spazi pubblici i rifiuti solidi urbani nella serata di domenica del 29.05.2016, rifiuti che ordinariamente in assenza dello sciopero sarebbero stati ritirati il giorno successivo, lunedì 30.05.2016.
Ringraziando per la collaborazione, l’occasione è lieta per invitare la Cittadinanza a continuare a rispettare le norme in materia di igiene e decoro pubblico.
Questa la nota del Responsabile del Settore del Comune di Montoro, Ing.re Michele Antoniciello.
Il Perchè dello sciopero?
Da circa due anni e mezzo, circa 100 mila addetti del settore (divisi quasi equamente tra pubblici e privati) sono in attesa di un rinnovo che possa garantire “le giuste tutele e garanzie”. Per tali ragioni, le lavoratrici e i lavoratori del settore sciopereranno lunedì e scenderanno in piazza con presidi e manifestazioni in tutti i territori.
Le trattative con le controparti, ovvero per il versante pubblico Utilitalia e per quello privato Fise-Assoambiente, sono in una fase di stallo. Secondo i sindacati, infatti, le parti datoriali “non stanno dando margini per far avanzare il confronto, mantenendo un atteggiamento di estrema chiusura”, a partire dalle richieste di aumento salariale passando per un abbassamento delle tutele, fino ad arrivare a contestare il diritto allo sciopero e a quello di assemblea. Inevitabile quindi lo sbocco nello sciopero di lunedì che, in parallelo con la mobilitazione generale per il rinnovo dei contratti pubblici, si caratterizza dietro le parole #ContrattoSubito.
Tra le richieste dei sindacati, la clausola sociale. Le sigle, infatti, spingono per inserire nel ccnl tutele e garanzie nei passaggi di gestione. “In un settore soggetto a continui cambi d’appalto come l’igiene ambientale – spiegano –, per tutelare i lavoratori è necessario implementare la clausola sociale al fine di mantenere i diritti acquisiti in anni di lavoro”. Di pari importanza la richiesta, come pregiudiziale, di ‘sterilizzare’ il Jobs act in tema di ‘licenziamenti facili’, per assicurare il mantenimento dei livelli occupazionali.
Quanto al fronte salariale, la richiesta di aumento – dopo la pre-intesa, siglata a maggio dello scorso anno – viene definita dai sindacati ‘di buon senso’. Fp Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e Fiadel sostengono il bisogno di “un adeguamento economico al passo coi tempi, insieme all’avvio del fondo di solidarietà sugli inidonei e all’obbligo di iscrizione di tutti i lavoratori alla previdenza complementare”. Il tutto, insieme a regole più chiare in caso di esternalizzazione del servizio, l’evoluzione della classificazione del personale e un nuovo sistema d’orario.
Registrato lo stallo nelle trattative, l’Anci si è fatta avanti mostrando interesse a una ricomposizione del tavolo e per negoziare in tempi rapidi il nuovo contratto di settore. “Tentativo caduto nel vuoto per la mancata risposta delle associazioni datoriali”, fanno sapere i sindacati. Nel frattempo, prosegue in maniera serrata la preparazione dello sciopero del 30, attraverso un fitto calendario di assemblee, da cui emerge con forza la voglia di continuare la mobilitazione. L’agitazione di lunedì rischia di essere un punto d’inizio di una mobilitazione che, senza concreti passi in avanti, registrerà ulteriori giornate di protesta sino allo sblocco della trattativa.
fonte: Rassegna.it