Il 2 marzo 1916 vennero poste le firme sul primo statuto della neonata Federazione Pugilistica Italiana in quel di Milano. Un secolo è passato da allora. 100 anni fatti di grandi imprese, campioni, medaglie, cinture, palestre, fatica, allenamenti e sudore. La Noble art italiana è la summa di queste e tante altre cose, che hanno fatto si che la nostra divenisse una storia sportivamente epica. La Boxe italiana ha attraversato le due guerre mondiali, accompagnando le vicissitudini d’Italia nel passaggio tra il precedente e questo millennio. Da Primo Carnera a Roberto Cammarelle, passando per molte altre leggende del ring che hanno contribuito a scrivere la storia sociale d’Italia. Tra queste anche il montorese Agostino Cardamone. Il “Martello di Montoro” è stato premiato, lo scorso 22 marzo 2016 presso la Casa delle Armi a Roma, in occasione della serata di Gala per il Centenario della FPI (Federazione Pugilistica Italiana), dalla Federazione in collaborazione con la AGNUS DEI Tiziana Rocca Productions Srl, è stata presentata dall’attore e doppiatore Pino Insegno, grande amico del Pugilato Italiano. L’ex pugile, insieme all’Assessore allo Sport della Città di Montoro, Raffaele Guariniello, sono stati ospiti insieme alle massime autorità dello Sport che hanno celebrato i Campioni di Ieri e di Oggi assegnando loro il Premio “100FPI” e il Premio “Giuliano Gemma”.
Cardamone è stato celebrato da tutti i presenti e durante la serata ha incontrato il suo storico rivale, il “Barbaro” Silvio Branco. Era il 1998, in palio c’era il titolo mondiale WBU. Branco stava vincendo riprese su riprese. Quando ormai per il pugile di Montoro la sconfitta sembrava certa, alla decima ripresa accadde l’incredibile, con Cardamone che con un potentissimo sinistro centrò Branco sulla tempia e lo mise al tappeto. Cardamone vinse ma fece a lungo parlare della sua reazione: nell’occasione, anzicchè festeggiare, si avvicinò a Branco, lo soccorse e quando riuscì ad alzarsi lo applause, lo abbracciò e gli promise la rivincita. Una scena bellissima che in molti ricorderanno. Cardamone fu fregiato del premio “Fair Play“ e dichiarò subito dopo il successo: “Quando ho visto Branco cadere per il mio colpo ho avuto una grande paura. Se fosse successo un guaio non so come avrei reagito. Non mi sarei potuto dare pace. Branco per me e’ solo un avversario, e non un nemico. Sono ancora scosso“. Anche lo stesso Branco rese onore al bel gesto del rivale: “Sapevo che Cardamone era una persona molto umana“. Cardamone ha naturalmente ricevuto, insieme agli altri pugili, il “Premio 100FPI”.
Di seguito le foto più belle della serata: