Servizio Sociale – Processo di aiuto nella relazione operatore – utente. Il processo d’aiuto è l’intervento professionale del servizio sociale che si sviluppa nel tempo secondo una sequenza logica articolata in fasi, con l’obiettivo di promuovere e sostenere un cambiamento pianificato in una situazione di squilibrio fra bisogno e aspirazioni da un lato e competenze e opportunità dall’altro, nell’ambito del rapporto tra persone nel loro contesto di vita. L’aiuto diretto a promuovere nuove strategie per la soluzione di un problema.
Come si sviluppa il Processo di aiuto tra l’assistente sociale e l’utente
Alla base di un processo di aiuto alla persona è necessario stabilire con l’utente, un rapporto capace di attenuare la sua ansia e di rafforzare la sua fiducia. Fin dal primo approccio ha bisogno di sentire che lo si riceve con comprensione e che lo si vuole aiutare.
E’ necessario perciò che l’utente si senta soggetto al centro di un rapporto che utilizza da parte dell’operatore atteggiamenti di attenzione, rispetto, ascolto-comprensione, sicurezza.
Riconoscere ad ogni persona un’individualità, un’unicità che vada al di là della “situazione assistenziale condivisa con altri”, perché ogni persona traduce le caratteristiche umane comuni in azioni, secondo il proprio stile e le proprie modalità. Necessita innanzitutto una attenzione fisica, rompere cioè la barriere del distacco fisico e andare fisicamente verso l’altro anche semplicemente sfiorando una mano. Nel setting comunicativo saper ascoltare, cercando di comprendere la richiesta senza giudizi o consigli affrettati, entrando in empatia cioè cercando di vivere l’emozione dell’utente.
Altra cosa importante è saper rispondere. E’ importante avere la capacità di valutare la reazione dell’utente, agire con tatto e sensibilità per aiutare l’altro a superare le proprie difficoltà.
Alla base di ogni processo di aiuto deve esserci il rispetto: l’utente va accettato e compreso evitando atteggiamenti di benevolenza e compassione o eccessiva familiarità senza esserne autorizzati.
Principi di base del processo di aiuto
Accettazione: concezione positiva dell’utente di cui ci si prende cura, valorizzazione, sostegno e fiducia nelle sue possibilità, assenza di giudizio.
Autenticità: coerenza interna da parte dell’operatore, in possesso di professionalità, abilità e competenze in grado di realizzare concretamente l’aiuto e soddisfare i bisogni di sicurezza dell’utente.
Empatia: comprensione, accettazione dell’altro, coinvolgimento emotivo, cioè capacità di identificarsi con le emozioni, gli stati d’animo dell’utente.
aspetto attivo e selettivo della percezione, è un processo con il quale mettiamo a fuoco e cogliamo specificamente alcune parti della realtà che ci circonda escludendone le rimanenti (attenzione volontaria).
Fasi del processo di aiuto
Individuazione e definizione del bisogno-problema: l’unità di attenzione è la persona e lo spazio di vita; vengono definiti i problemi di vita che hanno causato il bisogno. Definizione degli obiettivi e pianificazione dell’intervento; l’obiettivo generale è quello di aiutare l’utente a superare le difficoltà (fisiche, psicologiche,ambientali o relazionali).
Attuazione dell’intervento: utilizzando strategie e tecniche professionali rivolte all’utente ma anche all’ambiente (famiglia, struttura, comunità sociale).
Valutazione: dei risultati ottenuti.