Pokemon Go viola le Moschee e la preghiera: blasfemo come l’alcol

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Siamo invasi da animaletti virtuali, milioni di giovani in tutto il mondo sono alla continua ricerca dei Pokemon! Tutti ne parlano, ma cosa sono realmente questi pokemon? Nel 1996 nasce un gioco per Nintendo, che ha come scopo quello di catturare animaletti virtuali ognuno con un suo specifico potere, allenarli, e poi farli combattere contro altri pokemon, accrescendone le potenzialità. Un successo clamoroso insomma, tanto che dura ancora dopo 20 anni. Con l’evoluzione dello smartphone, grazie soprattutto a fotocamere in alta definizione, al gps integrato e alla potenza di calcolo integrata, negli ultimi anni è nata la realtà aumentata. Sullo schermo degli smartphone è possibile attraverso applicazioni, mostrare un contenuto in 3d come se fosse realmente presente a due passi da chi lo sta inquadrando. Ed è proprio cosi che funziona Pokemon Go, non più giocare comodamente seduti sul divano, bisogna andare i giro per le città con smartphone alla mano ed individuare i Pokemon sparsi nei posti più improbabili, una volta scovato, l’animaletto viene mostrato sullo schermo e bisogna lanciare una palla virtuale per poterlo catturare. Per molti potrebbe sembrare un gioco stupido, ma per gli appassionati del genere è il sogno che si realizza. Pokemon Go, è stato un successo clamoroso, milioni sono stati i download nel giro di 10 giorni, cosi come milioni sono stati i guadagni dell’azienda che lo ha realizzato, la stessa Nintendo coautrice della serie ha avuto un enorme rilancio delle proprie azioni in borsa.
Tuttavia Pokemon Go, ha un “difetto” importante, gli animaletti virtuali possono nascondersi praticamente ovunque! dal bagno di casa, nelle chiese, nei pressi di monumenti storici, in abitazioni private, nel deserto, nelle moschee. Dunque il cacciatore, per riuscire a collezionarli tutti deve spingersi dove non dovrebbe, sono migliaia i casi documentati sui social network di posti decisamente assurdi o inappropriati. Ci sono stati appassionati che hanno cacciato i pokemon durante il parto della propria moglie, durante un funerale, mentre la polizia arrestava un delinquente, insomma in alcuni casi la situazione ha preso una brutta piega.

L’islam contro Pokemon Go

A tal proposito sono gli Imam Turchi a dichiarare guerra ufficialmente a Pokemon Go, definendolo blasfemo come bere l’alcol. Giocarci è offensivo come bere gli alcolici, pratica proibita dall’Islam, ha tuonato Abbas Shouman, esponente di spicco, vicino all’imam di Al Azhar: è un gioco negativo, fa male ed influenza le menti senza esserne consapevoli. La tecnologia, secondo alcuni Imam, dovrebbe essere utilizzata solo per risparmiare tempo e fatica all’uomo, ma non per svago personale. Se lo smartphone diventa dunque una “ossessione”, le persone potrebbero finire per trascurare il loro lavoro e la preghiera.

Sono stati tantissimi i casi di giovani piombati nelle moschee, con smartphone alla mano in cerca degli animaletti, una situazione intollerabile secondo l’unione degli Imam Turchi.”Questo mina l’importanza e il significato delle moschee, che sono i più bei luoghi di preghiera dell’Islam. Voglio che sia vietata in Turchia”

Anche negli Stati Uniti è allarme da Pokemon, secondo gli esperti, migliaia di giovani stanno diventando dei completi zombie, camminano con lo sguardo rivolto verso il basso, non si rendono conto dei pericoli, non guardano la strada, sono totalmente assuefatti dal gioco. Soprattutto negli Usa, sono stati tantissimi i giovani ricoverati per aver giocato per ore sotto il sole incuranti della propria salute, In conclusione Pokemon Go realizza il sogno di milioni di appassionati, ma allo stesso tempo sta diventando l’incubo del resto del mondo! la speranza è che con il passare delle settimane il fenomeno si ammorbidisca e magari qualche aggiornamento dell’applicazione inserisca qualche sorta di limitazione, quantomeno dei luoghi religiosi.