E’ stato proiettato ieri sera, presso il Centro Sociale Sindacale alla fraz.Piano di Montoro, in occasione di un evento organizzato dalle associazioni Impatto Ecosostenibile – Zero Waste Campania e Comitato Tutela Fiume Calore, il film “Il Bacio Azzurro”, del regista irpino Pino Tordiglione.
La pellicola, girata interamente tra le montagne irpine, uscita quest’anno, ha come tema principale l’Acqua ed è nata in occasione dei festeggiamenti del 75° anniversario dell’Alto Calore, l’Ente irpino che si occupa della gestione e del controllo delle acque. Obiettivo del film prima di tutto è quello di lanciare un messaggio educativo relativo all’utilizzo cosciente e responsabile della sostanza più essenziale per la vita, soprattutto in questo periodo in cui c’è l’esigenza di un’equa distribuzione a causa delle emergenze che il territorio vive. La trama, immediata e a tratti emozionante, parla delle avventure naturali di Francesco, un ragazzino di 11 anni, diverso da suoi coetanei, che vive con la mamma e a scuola è uno dei migliori. Il giovanissimo vive con grande tristezza il distacco dal padre ingegnere, impegnato per garantire l’acqua a tutti. Il desiderio di Francesco è rivedere la famiglia finalmente unita. Insieme a nonno Angelo, il ragazzino scoprirà, attraverso un viaggio tra le bellissime terre irpine il mondo magico dell’Acqua: ne coglierà l’essenza e capirà che l’acqua prima di tutto non è solo quel liquido che beviamo meccanicamente, senza dar importanza o senza chiederci da dove viene. Capirà attraverso l’acqua il significato della vita, viaggiando con essa verso il suo desiderio.
Presente alla proiezione anche il regista Pino Tordiglione: “Il film parla dell’acqua in maniera sobria, quasi poetica. L’idea da cui siamo partiti era quella di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di salvaguardare il bacino acquifero irpino, tra sorgenti e acquedotti, che è la vera ricchezza della nostra terra, che alimenta anche la Puglia, con 15.000 litri di acqua al secondo. Non avrei mai pensato di girare questo film poichè parlare dell’acqua non era facile, ho vissuto con tante difficoltà gli inizi della regia. Come fare? Cosa dire? Sono partito dalla mia storia: io, figlio di contadino con gli altri miei fratelli, andavamo alla fontana borbonica, percorravamo chilometri per portare l’acqua a casa. Ricordo ancora quando arrivò per la prima volta in paese, una gioia infinita. Attraverso il film ho voluto raccontare una storia che trasmettesse alle generazioni odierne l’importanza delle risorse idriche, in modo da difendere e cercare di tutelare le sorgenti da ogni forma di contaminazione, degrado e inquinamento. Le difficoltà maggiori, durante le riprese, sono state proprio queste: lo stato di abbandono dei nostri torrenti, ripuliti dalle associazioni di volontariato. Successivamente abbiamo ricevuto il blocco dei finanziamenti e questa è stata una follia assurda. Ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Il film, girato tra Montella, Cassano, Castelfranci e Volturara ha nel cast attori del calibro di Remo Girone, Sebastiano Somma, Claudio Lippi e Lorenzo D’Agata. La pellicola è stata anche l’occasione per far conoscere un progetto di arte e ingegneria, con le sorgenti di Solopaca, in un’opera idraulica realizzata da Mimmo Paladino, che potrebbe rappresentare un punto di riferimento anche per la progettazione di piazza Libertà e attraverso la realizzazione di fontane, per creare un vero e proprio monumento all’acqua. All’interno del film sono presenti diverse testimonianze sotto forma di videomessaggi di sensibilizzazione di Vittorio Sgarbi, Angaangaq (sciamano della Groenlandia), Sobonfu E. Somè (Burkina Faso), Masaru Emoto (pseudoscienziato e saggista del Giappone), Maka’Ala Yales (Isole Hawaii), Bob Randall (Australia), Lynne McTaggart (Regno Unito).
Tordiglione, in chiusura lancia diversi moniti: “Questo film vuole essere una forma di ringraziamento nei confronti di una risorsa che non deve essere sprecata, necessaria per la nostra stessa sopravvivenza. Dobbiamo diventare ambasciatori di questa terra. Non dobbiamo lasciarla morire. Bisogna fare tutto il possibile per salvarla anche a costo di morire. L’acqua siamo noi. Il mio film è irpinia, io ho investito al suo interno il mio animo e l’amore che provo per la mia terra. Cerchiamo di fare il possibile, cerchiamo di salvare il salvabile.
La pellicola ha ricevuto diversi riconoscimenti (fonte Wikipedia): Patrocinio ONU UN Water for Life 2014 Water Decade 2005- 2015, Patrocinio UNESCO, Menzione speciale fuori concorso AIFF 2014, Premio speciale fuori concorso OFFICINEMA 2014, Selezionato al Capri Hollywood Film Festival 2014, Selezionato al Los Angeles Italia Art Film Festival 2015, Menzione speciale promo al Filmspray 2015 di Firenze, Patrocinio MiUR, Patrocinio Ministero per l’Ambiente, Premio Lagunamovie Grado 2015, 72° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia: Premio speciale “Green Drop Award 2015”, Esposizione Internazionale di Milano – Premio speciale X Tavolo Nazionale Contratti di Fiume 2015.
Alla proiezione erano presenti anche il Sindaco di Montoro, Mario Bianchino, l’Assessore Raffaele Guariniello e il consigliere regionale Michele Cammarano, che hanno partecipato, dopo la proiezione del film ad un dibattito con i cittadini presenti.