Milano – una città dai due volti, quella bella ed elegante della presentazione ed apertura ufficiale dell’Expo e quella devastata dai soliti teppisti infiltrati nelle manifestazioni pacifiche. Una festa dalle centinaia di bandiere colorate che si tinge in gran parte di nero come le tute e i caschi indossati da alcune centinaia di black bloc che, all’interno della ‘May Day Parade’, hanno creato il panico in alcune zone della citta’.
Decine di auto incendiate, vetrine di banche ma anche di pasticcerie e parrucchieri e altri negozi distrutte o imbrattate con scritte contro L’Expo, due palazzi presi di mira con lanci di molotov incendiarie e tanta paura per i cittadini. Il bilancio di questa ennesima follia è di undici feriti lievi tra gli agenti e una quindicina di fermati, tutti italiani. Il pomeriggio era partito con una tranquilla manifestazione di quasi 30.000 persone, che per quanto lamentassero i diversi disagi personali o delle categorie che rappresentavano erano assolutamente pacifici, ma come accade in queste grandi occasioni di rilevanza mondiale tra la brava gente si sono mischiati un centinaio di teppisti organizzati, i cosidetti black Bloc, con il solo scopo di protestare contro il potere e farlo nel modo peggiore, scatenare la violenza.
Mentre alla testa del corteo suonano allegri gli ottoni, piu’ indietro, all’angolo tra via De Amicis e Piazza Resistenza Partigiana, le ‘tute nere’ lanciano sassi, petardi e fumogeni contro le vetrine e i poliziotti che avevano creato un’imponente barriera di scudi e blindati per impedire l’accesso al centro cittadino.
E’ il primo ‘atto di guerra’ degli incappucciati. Sotto la pioggia, nelle vie che portano a Piazza Cadorna, si alzano alte nuvole di fumo nero: decine di auto parcheggiate vanno a fuoco e i poliziotti diventano il bersaglio di fumogeni e molotov.
La guerriglia urbana è esplosa intorno alle 16,30 in via Carducci, lungo il tragitto della manifestazione, partita dopo le 15 da Piazza XXIV Maggio, con una vera e propria sassaiola contro la polizia. È seguito un lancio di fumogeni e petardi contro la polizia, che ha risposto con i lacrimogeni.
Barricate e auto in fiamme: guerriglia urbana
È nel crocevia di Largo D’Ancona, tra corso Magenta e via Carducci, nel pieno centro di Milano, a pochi passi dal Castello Sforzesco, che dopo i primi scontri con la polizia, il corteo è stato spezzato a metà: la prima parte ha proseguito verso la zona Pagano, un’altra è rimasta bloccata in via Carducci. Il fumo dei lacrimogeni, lanciati copiosamente dalle forze dell’ordine ha invaso tutta la zona rendendo l’aria irrespirabile.
Nella zona, auto in fiamme e colonne di fumo nero fin sopra i palazzi. Una barricata è stata incendiata al centro di Corso Magenta. Parte dei black bloc è stata dispersa, altri sono rimasti sul posto lanciando oggetti contro le forze dell’ordine. Lungo il corteo lo stesso gruppo di antagonist aveva già spaccato alcune vetrine di negozi e banche e sfondato i vetri di pensiline dei mezzi pubblici.
L’IRA DEL GOVERNO: “Il volto autentico di Milano è quello, positivo nobile e bello, dell’apertura dell’Expo al mondo e al futuro. Il messaggio di lavoro, orgoglio e valori che viene da Expo non può essere e non sarà insultato dai violenti e da questi vigliacchi incappucciati”. Lo afferma una nota di Palazzo Chigi sugli scontri di Milano.
LA FERMA CONDANNA DEL CAPO DELLO STATO – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si legge in una nota – ha espresso la sua “ferma condanna della violenza teppistica” avvenuta nel corso della manifestazione di protesta a Milano. Violenza “tanto più esecrabile – ha detto – in quanto rivolta contro un evento che ha come obiettivo la nutrizione del pianeta, la lotta alla fame e alla denutrizione e un ordine mondiale fondato su una maggiore equità tra Paesi ricchi e Paesi in via di sviluppo”. Mattarella ha espresso “la sua piena solidarietà ai cittadini di Milano, vittime di pesanti danneggiamenti, e alle forze dell’ordine che hanno fronteggiato i violenti con responsabilità e grande senso del dovere”. Dal Presidente della Repubblica sono arrivati anche “gli auguri di piena e rapida guarigione per gli agenti rimasti feriti” e l’auspicio che “i responsabili delle violenze siano assicurati al più presto alla giustizia”.
MARONI E PISAPIA – “Pieno sostegno alle forse dell’ordine che stanno fronteggiando a Milano la guerriglia urbana scatenata da imbecilli violenti che devono finire in galera”: così il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni commenta su twitter quanto accaduto al corteo May Day-No Expo di Milano.
“Isolare, individuare, punire senza se e senza ma i delinquenti che stanno devastando Milano”, ha dichiarato il sindaco di Milano
Salvini: scontri annunciati, ora Alfano si dimetta – “Quello che è successo a Milano era altamente preannunciato e Alfano si dovrebbe dimettere. Mi auguro che qualche centinaio di balordi passi qualche settimana a San Vittore”. Lo ha detto il leader della Lega Nord Matteo Salvini, a Marina di Pisa. “Da milanese e italiano faccio il tifo per Expo – ha aggiunto – ma per ora è solo una vetrina per i ministri che sono lì spaparanzati, mentre all’estero va l’immagine di una città devastata e saccheggiata da teppisti. Vorrei sapere chi paga i danni”.