Fissata la data delle Elezioni Regionali 2020. Il Governatore campano uscente De Luca si e’ definito uno “Stracandidato, a Dio piacendo”, e da questo sostantivo al superlativo traspare la fiducia massima che nutre per la sua rielezione, che solo il Signore potrebbe negare. Egli avrebbe pereferito una data piu’ vicina (fine luglio) a quella fissata dal Governo per piu’ regioni (12 e 13 settembre anche per Liguria, Marche, Toscana e Veneto). Si sta inoltre valutando di allestire una sorta di Election day con la pronuncia degli elettori anche sul referendum circa il taglio del numero dei parlamentari.
Vincenzo De Luca e’ il candidato ufficiale del Partito Democratico, ma al suo nome daranno l’appoggio una decina di liste civiche composte anche dagli ex democristiani, tra cui i big De Mita (zio e nipote), Cirino Pomicino e Mastella. La lsita civica “De Luca Presidente” sara’ guidata a Napoli dall’assessore alle politiche sociali Lucia Fortini e vedra’ in lista il fratello dell’oncologo Paolo Ascierto ed i consiglieri comunali Nino Simeone e Diego Venanzoni. Ma le civiche pro De Luca, se costituiscono un serbatoio di voti che allontana rischi e sorprese al Governatore uscente, non sono tutte bene accette alla direzione dei Dem: vada per Mastella che libera a favore del PD la poltrona di sindaco di Benevento, i vecchi big democristiani rappresentano la conservazione di bacini di potere in Campania che il PD nazionale non gradisce nell’ottica di volti nuovi e rinnovamento politico.
I Cinquestelle hanno sciolto le riserve scegliendo di correre da soli per queste elezioni regionali 2020; da sempre riservisti sul personaggio De Luca, venendo meno la candidatura del ministro dell’Ambiente Costa, ripiegheranno sulla Ciarrambino.
Nel Centrodestra invece tira un’aria piu’ turbolenta; se Forza Italia rivendica il rispetto dei patti che la porterebbe a candidare Caldoro, la Lega non e’ rassegnata a farsi da parte. Anzi Salvini nella sua veloce incursione di ieri in Campania, ove ad Avellino ha inaugurato una nuova sede, ha polemizzato contro Berlusconi; lo avrebbe accusato di “essere favorevole al Mes e di mostrarsi moderato e liberale tanto da assomigliare a Prodi e Renzi”. Cio’ fa capire che la candidatura per il centrodestra e’ tutta ancora da decidere. In ogni caso il Cavaliere, pur ribadendo di rientrare nella coalizione di Centrodestra intende mantenere una posizione responsabile nei confronti del Paese, ma nello stesso tempo esige rispetto dai suoi alleati.