Pandemia coronavirus – Nei giorni scorsi e’ atterrato l’aereo della Croce Rossa cinese contenente gli aiuti a favore dell’Italia. Con esso sono arrivati nove bancali con ventilatori, materiali respiratori, elettrocardiografi, decine di migliaia di mascherine ed altri dispositivi sanitari . Ed inoltre nove esperti capitanati dal vicepresidene della Croce Rossa cinese Yang Huichuan e da Liang Zongan, specialista di rianimazione cardiopolmonare, oltre che infermieri, pediatri, ecc., tutti protagonistti dell’emergenza (quasi) portata a termine con successo in Cina.
I medici arrivati dalla Cina, oltre a complimentarsi con il personale medico italiano per il lavoro svolto sinora, hanno tuttavia censurato il comportamento non ineccepibile della popolazione che si riversa ancora numerosa in strada, peraltro senza l’uso di mascherine adeguate. I sanitari cinesi hanno organizzato questa trasferta, che ricordiamolo e’ un viaggio ad hoc per gli aiuti italiani, in sole 48 ore. Terminata la missione con successo nel loro Paese, hanno stipato sull’aeromobile diretto in Italia trentuno tonnellate di materiale, includendovi anche campioni di palsma da utilizzare nella ricerca. I medici cinesi visiteranno gli ospedali romani e poi voleranno alla volta della Lombardia epicentro del Coronavirus.
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Intanto alla luce del decreto firmato dal premier Giuseppe Conte, denominato “Io resto a casa”, sono stati effettuati oltre 150mila controlli dalle forze dell’ordine. Secondo i dati del Viminale in pochi giorni sono state denunciate 6.942 persone per violazione delle misure e 276 per false dichiarazioni; sono stati inoltre controllati 83.454 esercizi commerciali e denunciati 239 negozianti.
Per quanto concerne la Campania, il Governatore De Luca, molto adirato per il comportamento irresponsabile di alcune persone, avrebbe inasprito ancora di piu’ le misure vietando la circolazione in strada senza valido motivo ed obbligando i contravventori alla quarantena obbligatoria di 15 giorni. In serata dagli Uffici della Regione Campania c’e’ stata una precisazione ove si riconosceva il diritto all’attivita’ motoria, in ossequio al decreto governativo.