Politica – Stamane presso il carcere borbonico di Avellino si è tenuta la festa dell’Unità organizzata dal circolo Foa. Tanti erano i presenti in sala dove vi è stato un vero è proprio bagno di folla per l’arrivo in città dell’onorevole del Pd Gianni Cuperlo e la nota giornalista di Rai Tre Bianca Berlinguer. Il dibattito di stamattina si è aperto con un intervento introduttivo di Francesco Todisco promotore dell’iniziativa a sostegno del no.
“La festa dell’unità è il momento in cui facciamo i conti con la nostra realtà politica un momento dedicato alla nostra storia e ai veri ideali di sinistra, saremo sempre a favore degli ultimi della società. Siamo onorati di avere tra i nostri ospiti Gianni Cuperlo, una persona di grande valore per la sinistra italiana. Sulla questione del referendum costituzionale si corre il rischio di una politica di autoritarismo scollegato dalla sovranità popolare – ha spiegato Todisco. Subito dopo ha preso la parola la giornalista Bianca Berlinguer.
“Questa campagna referendaria è molto infuocata e viviamo il rischio di forti divisioni profonde non all’interno del Pd , ma nel paese, visto che i toni del dibattito sono troppo accesi, sia da una parte che dall’altra l’esasperazione ha preso il sopravvento, ma soprattutto i vari dibattito non entrano nel contenuto della riforma , si cerca sono di cavalcare l’onda del populismo e della demagogia. Dunque chiunque vinca , dovrà fare i conti con un problema drammatico, visto che il paese sarà completamente diviso. Oggi sia Bersani che Speranza hanno ufficializzato il voto negativo al Referendum di dicembre, sembra quasi che stiamo andando a votare per le politiche”- è quanto dichiarato da Bianca Berlinguer . Le conclusioni sono state affidate a Cuperlo. “Condivido le preoccupazioni di Bianca, le cose stanno proprio cosi, il dibattito sui contenuti del Referendum è assente, e poi questa riforma non opera nessuna semplificazione, basta vedere il nuovo articolo 70 della costituzione, oggi composto da 9 parole, sarà sostituito da ben 432 parole creando enormi confusioni sulle nuove competenze del Parlamento, questa come altre norme sono state scritte in modo confusionario e non chiaro. Nel 1947 le norme furono scritte pensando all’unità del paese, e dunque per tenere unita tutta la nostra società e non per dividerla”. In merito alla direzione di domani credo che si stiano decisamente travalicando le soglie del minimo rispetto come dimostrano le gravi offese rivolte dal Premier a Massimo D’Alema, stiamo smarrendo la nostra identità e la nostra dimensione culturale e di civiltà nei comportamenti. E quando in politica viene a mancare il rispetto viene a mancare tutto. Sulla legge elettorale è stato un errore mettere la fiducia, nella nostra storia è successo solo due volte, e con questa legge avremo un Parlamento di nominati dai partiti, questa legge mortifica il principio della rappresentanza democratica in nome di un falso problema circa la governabilità del paese, questa legge costruisce un nuovo sistema senza i necessari contrappesi”- è quanto dichiarato da Cuperlo nel suo lungo e articolato intervento.