Avendo superato il concorso il dr. Michele Arvonio dirigera’ con pieni poteri il comando dei Vigili Urbani di Avellino. Se prima, essendo un distaccato, doveva dividere i suoi compiti con il Comune di Tufino, ove risultava titolare, d’ora in poi, avra’ tempo e modo di concentrare il suo lavoro per il capoluogo irpino. Non tutti saranno contenti di cio’, specie gli agenti e i sindacalisti che l’hanno osteggiato, ma dovranno farsene una ragione. Il neo titolare Arvonio ha in primis dichiarato di voler combattere i parcheggiatori non in regola e di voler sgomberare gli occupanti abusivi delle case popolari.
Precisava, a questo proposito, di non avercela ne’ con gli uni, ne’ con gli altri, ma che il suo scopo e’ quello di sconfiggere ogni forma di abusivismo. Si e’ riproposto inoltre di potenziare il sistema di videocontrollo, a mezzo di telecamere funzionanti in tutta la citta’, al fine di assicurare la massima tranquillita’ alla popolazione. Arvonio proseguira’ con tenacia il suo proposito di affidare il servizio di viabilita’ a tutti gli agenti con sistema di turnazione, in modo da assicurare alla citta’ una sorveglianza continua. Controllera’ inoltre gli esoneri di natura medica degli agenti, vigilera’ sui permessi di circolazione e parcheggi rilasciati ai portatori di handicap il cui numero risulta essere superiore alla media.
Ricordiamo che nei giorni scorsi alcuni agenti, d’accordo con i sindacalisti, avevano minacciato lo sciopero a seguito del mancato rispetto di alcune guarentigie a loro discapito. Nello stesso tempo Arvonio aveva manifestato il proposito di annullare i turni notturni, ritenendoli non piu’ necessari in vista dell’installazione del piu’ completo sistema di videosorveglianza. Perche’, egli spiegava, tali turni comportavano il raddoppio dei riposi diurni degli agenti, sottraendo gli stessi al servizio di viabilita’.
Il comandante avrebbe pensato quindi di eliminarli, ma evidentemente si e’ scontrato con il volere di alcuni agenti cui invece faceva comodo tale sistema. Arvonio si sarebbe sfogato ai microfoni di un’emittente on line apostrofando gli agenti come “fannulloni”, appoggiati peraltro dai sindacati…
A questo punto sorge spontanea una domanda. Ma qual’e’ la funzione dei sindacalisti, quella di star dietro alle rimostranze di una minoranza (ci auguriamo che sia tale!) di agenti insubordinati e con poca voglia di lavorare? O quella di tutelare il lavoro di coloro che subiscono dei torti o delle ingiustizie, veri e fondati, in ambito lavorativo? E come mai l’opinione pubblica non insorge, ne’grida allo scandalo di fronte a certi atteggiamenti che offendono il senso del dovere ed esaltano l’insubordinazione?
E ripensando al recente episodio del discolo Abete e del poliziotto irascibile l’opinione pubblica si e’ rivoltata contro l’agente e a favore del comico perche’ sarebbe stato maltrattato; con lo stesso metro di misura e con la presunzione di ergersi a paladini della giustizia, si crocifiggerebbe il comandante Arvonio reo di impartire disposizioni rivolte allo scopo di tutela dell’ordine pubblico. Percio’, stiamo attenti a solidarizzare con coloro che a primo acchito ci appaiono “i piu’ deboli e indifesi”, potrebbero essere solo piu’ menefreghisti!
L’incauto vice questore di Avellino va redarguito per i modi poco urbani con cui si e’ rivolto ad Abete, ma l’atteggiamento qualunquista e di malcelata ipocrisia adottato dai piu’ potrebbe alla lunga indurre i tutori dell’ordine pubblico, cui ricorriamo per la nostra tranquillita’ quotidiana e la tutela dei nostri figli, a sentirsi delegittimati e demotivati a compiere il loro lavoro. Questi potrebbero stancarsi di fare il loro dovere con coraggio e dedizione, mettendosi a fare i lavativi, come tanti nel settore pubblico e limitandosi solo a riscuotere lo stipendio a fine mese.
Nel settore pubblico tale condotta e’ facile da attuare e comoda in quanto si incorre in meno rischi e grattacapi, invece che fare il proprio dovere e prendersi delle responsabilita’! Constatiamo ogni giorno che in Italia e’ piu’ facile debellare un cancro che combattere con successo contro il fenomeno della scarsa produttivita’ sui luoghi di lavoro (vedi furbetti del cartellino, ecc.) in quanto tale andazzo si e’radicato nella testa di molti. Il Comandante Arvonio ed il vice questore Iannuzzi sbaglieranno nella forma, ma il loro dovere cercano di farlo fino in fondo.
Dario Alvino