Migrazione – Al via ai Nuovi Centri di permanenza per il rimpatrio, con una accelerazione sui tempi di esame per le domande di asilo, eliminazione di un grado di giudizio per i ricorsi, possibilità per i richiedenti di svolgere lavori di pubblica utilità gratuiti e volontari. Sono stati finanziati circa 19 milioni di euro per garantire l’esecuzione delle espulsioni.
Questo il risultato del decreto Minniti ed Orlando, sui migranti approvato definitivamente alla Camera con 23 articoli. Le novità del decreto Migranti:
CPR al posto dei CIE
Al posto dei Cie saranno creati in ogni regione i Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr), preferibilmente fuori dai centri urbani e vicino ad infrastrutture di trasporto: vi troveranno posto 1600 migranti in attesa di essere rispediti nei loro Paesi di origine. Per garantire l’avviamento delle procedure di espulsione vengono stanziati 19 milioni di euro.
Le disposizioni escludono il trattenimento nei Centri di persone “in condizioni di vulnerabilità”. Previsto l’accesso ai Centri, senza previa autorizzazione, per i parlamentari e gli altri soggetti ammessi a visitare le carceri.
Riduzione dei tempi sulla richiesta di asilo
ASILO – Altro punto fondamentale è il taglio dei tempi di trattazione delle domande di asilo, aumentate nel 2016 del 47% rispetto all’anno precedente (in tutto sono state 123mila). Ci sarà l’assunzione straordinaria di 250 specialisti per rafforzare le commissioni di esame delle richieste.
Vengono poi istituite 26 sezioni specializzate in materia di immigrazione ed asilo presso ciascun tribunale ordinario del luogo in cui hanno sede le Corti d’appello. Deciso inoltre il taglio dell’appello per i ricorsi contro il diniego dello status di rifugiato, che diventa ricorribile solo in Cassazione.
Pubblica utilità per i migranti
Il decreto migranti prevede la promozione dell’impiego di richiedenti asilo in lavori di pubblica utilità gratuiti e volontari, ad opera dei prefetti, d’intesa con Comuni e Regioni. La sospensione dei versamenti tributari dei contribuenti di Lampedusa è stata prorogata fino al 15 dicembre.