Nuova Influenza suina? – Il nome è un codice EAH1N1, ma il ceppo è molto conosciuto, è infatti una variante molto simile all’aviaria, grave virus influenzale A/H1N1 che agli inizi del 2009 provocò una pesante epidemia devastando intere produzioni agricole. Il nuovo virus secondo i ricercatori ha già contagiato maiali ed è proprio dai suini che potrebbe arrivare il pericolo per l’uomo. Al momento infatti l’organismo umano non avrebbe anticorpi adeguati per combattere l’infezione, che come già dimostrato ampiamente nel 2009 può diffondersi anche tramite il semplice respiro.
Influenza Suina, quanto dobbiamo preoccuparci?
Non è ancora del tutto chiaro quanto possa essere rischioso per l’uomo. Lo studio è stato eseguito da ricercatori Cinesi e pubblicato sul ‘Proceedings of the National Academy of Science’, gli stessi sono piuttosto allarmati tanto da definirla la più grande minaccia pandemica degli ultimi tempi.
“Abbiamo scoperto che l’EAH1N1 (Eurasian avian-like H1N1) è uno dei candidati più probabili a causare la prossima epidemia globale di influenza nell’uomo”, avverte Chen Hualan, direttore del National Avian Influenza Reference Laboratory cinese, sentito dall’agenzia stampa Xinhua. “Dobbiamo attribuirgli grande importanza”, aggiunge il leader del team di ricerca che ritiene “necessaria un’azione immediata per prevenire in modo efficace il salto di questo microrganismo all’uomo”.
Influenza Suina: allarme Cina su variante H1N1, virus candidato a nuova pandemia
A preoccupare gli scienziati c’è innanzitutto il fatto che questi virus si legano in modo preferenziale ai recettori presenti sulle cellule umane. Inoltre, nei furetti, 9 dei 10 microrganismi testati sono stati in grado di trasmettersi da un animale all’altro attraverso le goccioline emesse con il respiro. Infine, anticorpi per uno dei due gruppi antigenici di EAH1N1 sono stati trovati solo nel 3,6% dei bambini, nel 13,4% degli anziani e in nessun adulto, mentre per l’altro gruppo antigenico nessuna fascia d’età sembra possedere difese naturali.
“Gli attuali vaccini antinfluenzali e l’immunità preesistente nella popolazione non offrono abbastanza protezioni contro questi virus”, ammonisce Chen. “Il nostro studio – concludono gli autori – mostra il potenziale di EAH1N1 di trasmettersi efficacemente nell’uomo e suggerisce che è indispensabile un’azione immediata per prevenire il possibile contagio”. Secondo uno studio apparso su ‘Lancet’, la pandemia di influenza A/H1N1 ha causato 151.700 morti su un totale di 575.400 persone colpite.
(Parte Fonte AdnKronos)
Brevi cenni sull’influenza gemella Aviaria
L’Influenza aviaria (nota anche come peste aviaria, dal latino aves = uccelli) è una malattia infettiva contagiosa altamente diffusiva, dovuta ad un virus influenzale (orthomyxovirus), che colpisce diverse specie di uccelli selvatici e domestici, con sintomi che possono essere inapparenti o lievi (virus a bassa patogenicità), oppure gravi e sistemici con interessamento degli apparati respiratorio, digerente enervoso ed alta mortalità (virus ad alta patogenicità). Il virus può trasmettersi agli umani, come è stato definitivamente dimostrato a partire dal 1997.