Acqua e Rifiuti: novitá in vista ma l’andazzo è sempre lo stesso

Dal luglio 2015 ci sara’un aumento tariffario delle bollette dell’Alto Calore che comportera’ un ritocco medio del 17%. Con modifica delle tabelle in vigore dal 1 giugno 2013 si passera’ dal regime del minimo contrattuale a quello del consumo pro-capite. Contro tali decisioni sono insorte la CGIL-Federconsumatori, rappresentate da Fiorentino Lieto che di concerto con MDC e ADOC hanno chiesto l‘applicazione di un minimale gratuito (Mc.25) per le famiglie con redditi Isee inferiori a €.3.500 e tariffe agevolate per famiglie con piu’ di cinque componenti. Se l’Alto Calore ha adottato nuovi regimi tariffari e’ per utilita’ di bilancio dell’Ente non certo per esigenza dell’utenza. E’ notorio che gli stipendi dei dipendenti di tale Ente siano nettamente superiori alla media pur non essendovi correlazione diretta con alte professionalita’, ma solo per delibera interna al momento della sua costituzione. Per riequilibrare costi e ricavi in un’azienda si potrebbe anche adottare la spending review, tanto in voga da qualche tempo ma raramente applicata. Ne hanno mai sentito parlare le maestranze dell’Alto Calore?
Rifiuti. L’Ufficio stampa del Comune di Avellino ha diramato un comunicato con il quale l’Ente si propone di migliorare il servizio di gestione e raccolta rifiuti a partire da settembre. L’obiettivo e’ quello di potenziare la raccolta differenziata, con la spinta del “porta a porta”, con la progressiva eliminazione dei cassonetti dalle strade. Prossimamente partira’ campagna informativa che esplichera’ tutte le modalita’ delle nuove procedure di raccolta.
Le intenzioni sono buone e sarebbe anche ora che il “porta a porta” partisse. Ma e’ bene considerare che tale modalita’ presuppone che i vari passaggi rispettino una tempistica precisa e puntuale. Finora la raccolta e’ stata tutt’altro che soddisfacente soprattutto alla luce delle bollette che si pagano, aumentate quest’anno del 35%. Cio’ e’ dovuto allo scarso senso civico della popolazione che ancora fa confusione tra i contenitori di organico e residuo!!! Per inciso gli utenti adoperano buste di tutti i tipi anziche’ usare gli appositi sacchetti, di varie dimensioni e a basso costo, che si trovano in tutti i supermercati. Il risultato e’ che le aree attorno ai cassonetti sono quasi sempre sozze e vengono ripulite a intervalli di tempo troppo larghi per assicurare uno standard igienico sufficiente. Entrambi i comportamenti denotano

sciatteria e menefreghismo. In ogni caso l’utente avellinese che paga caro questi servizi, per una famiglia media si sfiora la cifra di €.500 annui, avrebbe diritto ad un servizio migliore, piu’ puntuale ed igienico. Si esorta l’Ente comunale a vigilare predisporre controlli sul conferimento dei rifiuti da parte dei cittadini ed anche a multare quei comportamenti scorretti che contribuiscono a insozzare la citta’; ne trarrebbe beneficio l’igiene e il decoro di una citta’ che e’ gia’ martoriata dai cantieri ed i topi ballano letteralmente da un sito all’altro! Per far intendere ai conduttori di animali di portare l’apposito contenitore per i bisogni dei loro amici a quattro zampe ci sono voluti anni e minacce sanzionatorie. Non c’e’ che dire la citta’ e’ sporca e la colpa non e’ solo degli amministratori. A questi ultimi ci si appella affinche’ al prossimo rinnovo del contratto con Irpiniambiente si pretenda un servizio piu’ capillare, che finora di sicuro non c’e’ stato.

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