Renzi ospite a Otto e Mezzo, riconosce il patto del Nazareno sulle riforme e il dialogo avviato con l’ex premier Silvio Berlusconi. «Io posso parlare con i cattivi, ma detesto i vigliacchi, quelli che dicono una cosa e ne fanno un’altra», riferendosi a quanto di spiacevole avvenne con Romano Prodi nel 2013. Su Prodi «tutto il Pd doveva votarlo, poi a scrutinio segreto lo pugnalarono». «si può essere in disaccordo, esprimere la propria opinione, ma non dire una cosa e poi comportarsi diversamente». «La scelta del candidato sarà chiara e decisa, sperando anche condivisa da tutto il Pd »
Intanto la rosa dei papabili candidati torna a riproporsi dopo le feste Natalizie, i nomi che andrebbero bene anche a Berlusconi sono: Finocchiaro, Mattarella, Castagnetti, Fassino, Veltroni.
Il temuto Prodi, il quale si dichiara non disponibile, potrebbe suo malgrado diventare il simbolo contro il Patto del Nazareno- Sull’ex premier infatti sono decisi a convergere le forze moderate, Sel, Bersani e Civati. Uno schiaffo morale per cercare di riportare dove merita Romano Prodi, dopo le pugnalate alla schiena ricevute dai 101 franchi tiratori nel 2013. Matteo Renzi ribadisce di non voler fare un dibattito sui nomi, ma sulla funzione istituzionale che avrà il Presidente della Repubblica, il garante delle riforme. Il Presidente, continua Renzi,ha ruoli di assoluto prestigio, dalla presidenza del Csm, alla promulgazione di leggi, dunque la scelta dovrà essere fatta con molta onestà e poca superficialità.