Avellino, mini rimpasto nella Giunta Foti, ma bastera’?

Politica –  Gli ingressi in giunta di Ivo Capone e Tony Iermano ed un rimescolamento di deleghe per gli assessori basteranno a mandare avanti la Giunta Foti? Ivo Capone, gia’ assessore al bilancio, lavoro pubblico ed urbanistica nella giunta Di Nunno e successivamente con Galasso, otterrebbe la carica di vice sindacoela gestione dei fondi europei, fino ad oggi affidata ad Arturo Iannaccone. A Tony Iermano toccherebbe l’assessorato alla Cultura. Il sindaco Foti sarebbe propenso a tenere in giunta gli assessori Tomasone, Preziosi, Iannaccone, Iaverone,Mele e Penna. Il capogruppo consiliare Pd Giacobbe spiegava che ci sarebbe un rimpasto di deleghe piu’ che di uomini, per garantire la continuita’ amministrativa. Non e’ dello stesso avviso il consigliere di opposizione Dino Preziosi che aveva chiesto azzeramento della giunta. Egli aveva proposto il “patto dei cento giorni” in virtu’della continuita’di programmazione e gestione dei Fondi Europei. Madi fatto, a suo avviso, il Sindaco ha gia’ rotto questa linea, per cui egli ritirera’ subito il piano. Egli ha comunque precisato che il suo non sara’ un no a prescindere. Egli garantirebbe il suo voto favorevole qualora vi fossero decisioni positive in ordine alla spesa dei Fondi Europei:cio’ per assicurare  il buon andamento della gestione nell’interesse dei cittadini. Venerdi 14 ottobre  p.v. la nuova squadra e le relative deleghe digoverno saranno definite. Nelle scorse sedute sono stati determinanti i rientri nei ranghi dei consiglieri Melillo, Poppa e Medugno. Un ricompattazione era necessaria dopo la tiratina d’orecchida parte del Governatore De Luca che aveva definito la questione avellinese “roba da squinternati”; e’ seguita la presa di coscienza della sua vice d’Amelio e la relativa azione stabilizzatrice. Ricordiamo che nell’agosto scorso c’era stata l’iniziativa di otto consiglieri e tre ex amministratori del Pd, consistente nell’invio a Renzi di un documento per renderlo edotto della situazione critica della Giunta Foti (leggi atto di sfiducia al sindaco). Ma da Roma si fece intendere che i panni sporchi vanno lavati in famiglia. Oggi la protesta appare rientrata, con il recupero di alcuni democrat dissidenti. A gettare benzina sul fuoco e’ invece, oggi piu’ che mai, il consigliere di minoranza Gianluca Festa che esprime tutto il suo dissenso sulle manovre oscure che si celano dietro tali rientri. Egli e’ convinto che queste manovre sono strumentali in vista delle nomine che prossimamente saranno assegnate, come assessorati, dirigenti di ACS e del Teatro Gesualdo,ecc. Egli incalza “Aspetto solo di capire, dai nomi che verranno indicati, se i diciotto voti a favore degli equlibri di bilancio siano figli o meno di una futura spartizione di poltrone”. Festa continua a ritenersi organico al PD, tanto da definirsi “Davvero Democratico”;e’ sempre piu’ convinto che l’amministrazione Foti sia stata un danno per la citta’ e che l’agonia rischia di continuare e peggiorare. Pertanto egli auspica fine della legislatura e, quanto prima , ricorso alle urne.

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