Lotta AIDS, uomo guarisce da Hiv con cura sperimentale, ci vuole prudenza.

La nuova terapia sperimentale prevede un doppio trattamento che va ad attaccare il virus «dormiente» nelle cellule. Bene i primi risultati. Bisogna attendere più tempo per una conferma.

L’Hiv è un problema molto serio, solo in Italia i malati sono circa 120.000 con un nuovo contagio ogni 2 ore. I nuovi casi negli ultimi due anni riguardano soprattutto giovani tra i 25 e i 29 anni. E in molti lo scoprono quando la malattia è già in fase avanzata. Purtroppo quando si parla di Hiv e Aids sembra ritornare negli anni 70, quando era un tabù. Ancora oggi nel 2016 si parla poco di Hiv, esiste pochissima informazione, in televisione escluse le Iene non si parla mai del problema e soprattutto della prevenzione. Tanti giovani sono lasciati allo “sbando” della loro vita sessuale, senza aver ricevuto prima, magari a scuola, una corretta educazione sessuale.

Possibile guarire in modo definitivo dal HIV? Al momento anche se con la massima prudenza, sembrerebbe proprio di si. Un uomo 44enne Inglese al momento avrebbe sconfitto l’Hiv, grazie a terapie mediche innovative ed un approccio del tutto diverso sviluppato da alcune Università della Gran Bretagna. La prudenza è comunque d’obbligo, anche se al momento il paziente è stato guarito in modo “definitivo”, già in passato furono diverse le persone dichiarate libere dal virus. Purtroppo però, terminate le cure, HIV si è ripresentato. Ecco, il problema è proprio questo. Il paziente inglese è realmente guarito? Alcuni anni fa infatti ci sono stati casi in cui si è parlato di guarigione.

Tutti episodi che purtroppo non hanno avuto uno sviluppo positivo, chi prima, chi poi tutti i “presunti guariti” sono tornati nella fase pre-terapeutica. Il caso più famoso  è sicuramente relativo a Mississippi baby, la prima nata sieropositiva ad essere guarita dalla sua spiacevole condizione. In Italia stessa sorte toccò ad un piccolo di Milano, o al famoso caso di un uomo tedesco. In tutti i casi i pazienti furono trattati precocemente con terapia antiretrovirale. Purtroppo però, nonostante il crescente ottimismo iniziale, sospese le cure il virus nonostante non fosse più presente nel sangue è tornato prepotentemente a farsi vedere.

IL PAZIENTE INGLESE: LA CURA MISTA

Dunque la domanda più logica è come mai sospesa la cura l’HIV ritorna nuovamente? L’ipotesi dei medici è piuttosto sensata, il virus quando è attivo è chiaramente presente nel sangue, quando attaccato dalla terapia in qualche maniera diventa “dormiente”, probabilmente si trasforma per non essere eliminato. Ecco che i ricercatori inglesi si sono concentrati proprio su questo aspetto, la nuova terapia in fase sperimentale è composta da due fasi: inizialmente un vaccino viene utilizzato per riconoscere ed eliminare le cellule malate. Nella seconda fase la molecola chiamata vorinostat attiva cellule contenente il virus dormiente in modo che possano essere captate e combattute dal sistema immunitario. Ecco, la speranza di un concreto successo è riposta proprio in questa seconda parte, se avesse realmente successo potrebbe rappresentare l’ottenimento della prima cura completa contro HIV. Per ora, dopo il pieno successo sugli animali da laboratorio, la potenziale cura ha funzionato e sta funzionando tutt’ora su un paziente 44enne sieropositivo. Adesso bisognerà aspettare e osservare nel tempo l’effettiva e duratura comportamentale del virus. I test nell’uomo -come sottolineano gli autori- dureranno per i prossimi 5 anni.

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CHE COSA SONO AIDS E HIV?

La sindrome da immunodeficienza acquisita è una malattia del sistema immunitario umano causata dal virus dell’immunodeficienza umana (HIV). La malattia interferisce con il sistema immunitario limitandone l’efficacia, rendendo le persone colpite più suscettibili alle infezioni, in particolare a quelle opportunistiche, e allo sviluppo di tumori. Questa vulnerabilità aumenta con il progredire della malattia. In breve la descrizione della malattia.

L’HIV si trasmette in molti modi, ad esempio tramite i rapporti sessuali, trasfusioni di sangue contaminato e aghi ipodermici e tramite trasmissione verticale tra madre e bambino durante la gravidanza, il parto e l’allattamento al seno.

Il virus e la malattia sono spesso indicati insieme come HIV/AIDS. La malattia è un importante problema sanitario in molte parti del mondo e la sua diffusione è considerata una pandemia. Nel 2009, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che vi siano 33,4 milioni di persone nel mondo che vivono con l’HIV/AIDS, con 2,7 milioni di nuove infezioni HIV all’anno e 2,0 milioni di decessi annuali a causa di AIDS. Secondo il rapporto UNAIDS 2009, in tutto il mondo vi sono state circa 60 milioni di persone contagiate sin dall’inizio della pandemia, con circa 25 milioni di morti e 14 milioni di bambini orfani nel Sudafrica.