Grammy Awards, trionfo per Adele. Delusione Bocelli e Pausini

Adele è la regina della musica internazionale. La cantante Britannica fa incetta di statuette alle 59esima edizione dei Grammy Awards, meglio conosciuti come gli oscar della musica. Le sue ballate malinconiche hanno la meglio sulle colleghe americane rimaste a guardare.

Cinque sono state le statuette vinte: miglior album, miglior disco, miglior canzone per Hello, registrazione dell’anno, miglior album pop e miglior performance vocale pop solista.

L’artista britannica ha impreziosito la serata musicale con una delicatissima interpretazione del suo brano di punta Hello, ed un omaggio a George Michael, scomparso da pochi mesi. Tuttavia come accadde lo scorso anno, anche in questa edizione Adele ha dovuto fare i conti con problemi tecnici che le hanno sporcato inizialmente la sua performance: ”Scusate, non posso fare come l’anno scorso. Scusate se sto sudando. Non posso andare avanti, per rispetto nei confronti di George Michael. Ricominciamo”. Così ha detto, con tanto di imprecazione, chiedendo di ricominciare da capo l’esecuzione di “Fast Love”, dopo essere stata tradita dall’emozione.

Il tributo al George ricomincia da capo, interpretazione magistrale e alla fine, scatta la standing ovation della sala, conclusa con un lungo applauso. Prima di ricevere l’ultima statuetta, Adele ha voluto omaggiare anche la grande sconfitta della serata Beyonce, rimasta a secco di statuette con il suo album Lemonade:
“Noi artisti ti vogliamo bene. Tu sei la nostra luce”, ha detto l’artista bìritannica a una Beyoncé visibilmente commossa. La serata ha visto l’assegnazione postuma di 5 statuette anche al compianto David Bowie per “Blackstar“.

Molto male gli Italiani. Delusa Laura Pausini.

Allo Staples Center di Los Angeles, Laura Pausini, candidata con “Similares” nella categoria Best Latin Album, è stata sconfitta da Jesse & Joy con Un Besito Mas. I due, ricevendo il premio, hanno lanciato una polemica bordata alle politiche del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump: “Molto orgogliosi di essere messicano-statunitensi”, hanno detto in inglese. “Lo dedichiamo a tutti gli ispanici la’ di fuori, in questo Paese, a ciascun gruppo minoritario: siamo con voi”. Il tenore Andrea Bocelli, nominato con “Cinema” nella categoria Traditional Pop Vocal Album, cede il passo a Willie Nelson. Nulla di fatto per il maestro Ennio Morricone, nonostante le due candidature ricevute: per la Migliore Colonna Sonora con “The Hateful Eight” di Quentin Tarantino e per la Migliore Composizione Classica con “L’Ultima Diligenza” di Red Rock, sempre dal film The Hateful Eight.