Evasione da 4 milioni, Gianna Nannini tratta con il Fisco

gianna nannini

Avviate le trattative tra Gianna Nannini e l’Agenzia delle Entrate per trovare l’accordo per saldare il debito con il Fisco della cantante senese, accusata dalla procura di Milano di evasione fiscale di 3 milioni e 750 mila euro.

Il Gup Fabio Antezza, che ha depositato anche una memoria su richiesta della difesa della rock star, ha aggiornato l’udienza preliminare al prossimo 30 maggio così da consentire alla cantante di chiudere il contenzioso amministrativo per poi, eventualmente, poter presentare la richiesta di patteggiamento.

La difesa della Nannini, l’avvocato Giulia Bongiorno, ha prodotto una serie di carte per far cadere alcune delle contestazioni con il conseguenze ridimensionamento delle accuse che un anno fa aveva portato al sequestro della villa in Toscana, a Siena. Il pm Adriano Scudieri ha contestato alla cantante gli articoli 2 e 5 del decreto legislativo 74/2000.

I fatti – Rinviata a Giudizio la cantante rock Gianna Nannini,l’accusa a lei rivolta è di evasione fiscale per un totale di 3 milioni 750 mila euro. L’udienza preliminare si aprirà davanti al gup Fabio Antezza il prossimo 3 marzo.

La richiesta nei confronti della cantante Toscana è stata avanzata lo scorso mese dal pm di Milano Scudieri,il mese di aprile alla cantante fu sequestrata per mano della Polizia Tributaria di Milano la Villa della in Toscana. La Nannini, immediatamente si è difesa tramite i suoi legali asserendo di non essere un evasore fiscale,di aver sempre adempito ai suoi doveri fiscali nei confronti dello stato Italiano e di non aver nessuna società fittizia che gestisce i suoi interessi.

La magistratura le contesterebbe il reato risalente al periodo tra il 2007 ed il 2012 quando la rockstar secondo l’accusa, avrebbe versato i guadagni ricavati dai concerti e dagli album a due società residenti in Irlanda e in Olanda, sfruttando in questo modo il valore fiscale più morbido delle seguenti nazioni.

Dalle indagini della guardia di finanza pare che alcuni proventi, circa 130 mila euro sarebbero stati realizzati detraendo dalle dichiarazioni alcune voci fondamentali,ma a quanto è emerso questi soldi sarebbero poi stati usati per uso personale della cantante.

Con parte della somma evasa sempre secondo i Pm, la cantante avrebbe inoltre acquistato anche un appartamento a Londra, nel quartiere di South Kensington uno dei piu ricchi della città inglese. Il pm ha quindi contestato alla cantante l’omessa dichiarazione aggiungendo la dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.

I legali della Nannini in questi giorni è entrata in possesso di nuova e decisiva documentazione capace di provare che non c’è stata nessuna evasione – afferma l’avvocato- Porteremo i nuovi atti alla magistratura che potrà constatare l’ insussistenza dei fatti contestati. Oltretutto si tratta di accuse che riguardano una società e non certamente Gianna Nannini”.