Dopo il record del 2015 torna a Roma Maker Faire: il futuro dell’hi-tech

Non solo una semplice fiera, ma un vero e proprio parco dell’innovazione tecnologica super avanzata, dove trovano posto droni e robot umanoidi, domotica, stampa 3D e mondo digitale, nati non nei laboratori di grandi compagnie ma nei piccoli garage dove un esercito di talenti italiani ed europei realizzano la propria visione del futuro. Il Maker Faire, fiera degli artigiani digitali, torna per la quarta volta nella capitale e quest’anno diventa imponente. Dopo l’Auditorium Parco della Musica e l’università la Sapienza, l’edizione 2016 della Maker Faire si svolgerà dal 14 al 16 ottobre alla Fiera di Roma: oltre 100mila metri quadrati a disposizione di makers e visitatori.

Maker Faire, il futuro alle porte

E’ stata presentata questa mattina, alla presenza del Ministro Stefania Giannini e del Commissario europeo per l’Economia e la società digitali Günther H. Oettinger, la Maker Faire – The European Edition 2016, in programma dal 14 al 16 ottobre prossimi.Per la sua quarta edizione, la fiera degli inventori, dei creativi e degli artigiani digitali, si amplia e per l’occasione occuperà sei padiglioni della Fiera di Roma, a completa disposizione di makers e visitatori per un totale di oltre 100mila metri quadrati.

Alle consuete “Call 4 schools”, aperta anche a scuole dell’Unione europea, e “Call 4 Makers”, quest’anno si aggiungono una “Call for Big Bang Projects”, rivolta a tutti, maker, artisti, visionari per costruire la Maker non solo nei contenuti ma anche nelle sue attrazioni più importanti, e una rivolta a università e centri di ricerca.

Domotica, ri-uso, droni e robot, stampa 3D, manifattura digitale, industria 4.0, IoT – internet delle cose, tecnologia applicata ai mezzi di trasporto, alla cucina, alla moda, alla musica sono soltanto alcuni dei temi proposti per questa edizione della Maker Faire Rome.

“L’Italia  – ha sostenuto il Ministro Giannini – è un Paese di giovani innovatori che stanno avanzando nel cammino europeo verso l’innovazione. Come Ministero siamo in prima linea e vogliamo  sostenere questo processo. Abbiamo investito molto, un miliardo, sul Piano nazionale scuola digitale, ma siamo soprattutto impegnati su un nuovo paradigma di istruzione e vogliamo che l’Italia diventi uno dei protagonisti nel settore dei Big-Data. Vogliamo dire agli studenti che il Governo è dalla loro parte. A questo proposito – ha concluso – ricordo che solo ieri abbiamo stanziato 28 milioni di euro per laboratori tecnologici nelle scuole del I ciclo di istruzione e ne metteremo altri 40 dai Fondi strutturali europei per coprire tutto l’arco scolastico”