La vita è un brivido che vola via, è tutto un equilibrio sopra la follia. Cosi canta Vasco Rossi in una sua splendida canzone. Quel brivido ormai lo abbiamo perso da tempo, il vivere costantemente immersi nello stress cittadino, tra caos, frustrazioni e tecnologia invasiva, ci hanno fatto perdere il vero senso del vivere sereni.
Abbiamo dimenticato cosa significa assaporare l’equilibrio della vita, immersi tra il verde, la vegetazione, la natura, gli animali. Da quanto tempo non vi concedete una lunga pausa tra il verde, la natura, la vegetazione? Quando è stata l’ultima volta che vi siete seduti sulle sponde di un lago ad ascoltare i meravigliosi rumori della natura? Passiamo in media 15 giorni all’anno nel traffico cittadino, statistica decisamente sconcertante.
Oramai siamo diventati schiavi delle città, tra lavoro, scuole, impegni di qualsiasi genere, non abbiamo più il tempo di apprezzare la serenità che può offrire trascorrere 2 ore nella pace del verde. Siamo diventati schiavi dell’urbanizzazione, delle tecnologie, assorbendo da esse il peggio. Stress, depressione, disagio, negli ultimi anni sono soprattutto i più giovani ad esserne colpiti. Tuttavia, soprattutto per le donne, ecco che dagli Stati Uniti arriva una ricerca che potrebbe incentivare il gentil sesso a preferire realmente il verde. Quale? Bhe vedersi allungare la vita! Decisamente una motivazione piacevole. Infatti, secondo uno studio effettuato dalla T.H. Chan School of Public Health di Harvard, le donne americane che trascorrono il loro tempo in abitazioni circondate dalla natura, avrebbero un tasso di mortalità inferiore addirittura del 12% rispetto alle donne che invece trascorrono le giornate e vivono nelle città urbane. Dalla ricerca emergono diversi fattori che contribuiscono a tale dato statistico, vivere tra la natura , spinge a svolgere maggiore attività fisica, la tranquillità dell’ambiente circostante aiuta a rilassare e tenere sereno il cervello, con una maggiore salute mentale e conseguente calo deciso della depressione. Infine, l’aspetto più importante, limitatissima esposizione all’inquinamento dell’aria.
Per gli esperti ciò pesa per il 30% sui benefici riscontrati in chi abita in zone dalla vegetazione rigogliosa.
Lo studio
Sono state analizzate oltre centomila donne nel periodo di otto anni, monitorandone soprattutto lo stato di salute.I ricercatori hanno scoperto come, le donne che hanno vissuto nelle aree con ampi spazi di vegetazione, il tasso di mortalità legato a malattie respiratorie era inferiore del 34%, mentre quello legato al cancro era più basso del 13%.
La natura e i suoi benefici
“Siamo rimasti sorpresi nel riscontrare una relazione così forte tra esposizione al verde e minor tasso di mortalità”, spiega il ricercatore Peter James. “Siamo stati ancor più sorpresi – prosegue – dalla prova che un’ampia parte dei benefici dati dall’alta presenza di vegetazione siano collegati con una migliore salute mentale, misurata attraverso livelli più bassi di depressione”.
“Sappiamo che piantare vegetazione aiuta l’ambiente e mitiga il cambiamento climatico”, aggiunge James. E conclude: “Il nostro studio suggerisce che ci sia un altro beneficio – il miglioramento della salute – in grado di dare un’ulteriore spinta ai politici per creare ambienti più sani”.