La vicenda Valentino Rossi vs Marquez sta assumendo contorni decisamente stravaganti, siamo passati dalla certezza della “pena” per il campione Italiano al super complotto degli Spagnoli per favorire la vittoria finale di Lorenzo. Filmati di ogni tipo, difese di ogni genere sui social, ore di trasmissioni televisive, insulti, insomma il caso è bello che montato. Ma, la sola sentenza emanata, ed è quella che conta, almeno fino ad oggi è stata la penalizzazione del Dottore nell’ultimo gran premio di Valencia. Il torto della prima ora, il presunto calcio sferrato contro il buon Marc marquez, potrebbero trasformarsi nel riconoscimento da parte della giustizia sportiva, della gravità della provocazione ricevuta, una alleanza tra piloti subdola sui campi di gara. Valentino rossi passa al contrattacco, questa almeno l’indiscrezione che lo vuole protagonista di un ricorso al Tas, il tribunale arbitrale dello Sport. L’argomento è capire quanto sia stato giusto penalizzare il dottore e dunque “favorire” Lorenzo nell’ultimo e decisivo gran premio.
IL RICORSO — In merito a tale provvedimento, la Yamaha aveva presentato subito un ricorso, respinto domenica stessa dalla Federazione Motociclistica Internazionale. A questo punto, restavano cinque giorni di tempo per appellarsi all’ultimo grado della Disciplinary, appunto il Tas. La Yamaha nega una simile iniziativa, invece qualcosa trapela dallo staff di Valentino Rossi: il ricorso c’è (non viene precisato se è già stato presentato o meno) ed è sostenuto da atti e documenti importanti che possono dimostrare come la penalità di tre punti sia sproporzionata. Va ricordato al proposito che se Rossi sarà costretto a partire ultimo dalla casella di partenza a Valencia, è perché ha accumulato troppi punti sulla licenza: Vale ne aveva già uno e i tre di Sepang hanno fatto scattare la punizione. Una riduzione anche di un solo punto, farebbe automaticamente venir meno la sanzione e Rossi potrebbe giocarsi la posizione di partenza con tutti gli altri.