Le ultime notizie sulle pensioni stanno facendo discutere non poco l’opinione pubblica: il governo Renzi, come è noto, ha presentato la sua bozza di Legge di Stabilità 2016 che poco contiene in tema di flessibilità in uscita. Una storia, questa, che va avanti da anni e che non accenna a placarsi. Ad irrompere nel paniere delle ultime news ad oggi, 6 novembre 2015, c’è la pubblicazione del progetto che in estate Tito Boeri inviò all’esecutivo. Il piano dell’economista bocconiano, oggi numero uno dell’INPS, ebbe ampio seguito sulla stampa nazionale sebbene non se ne conobbero i dettagli che, invece, furono consegnati direttamente a Palazzo Chigi.
Pensioni oggi 6 novembre 2015: ultime news dal cantiere, la proposta di Boeri
Tito Boeri sostanzialmente propone l’anticipo dell’uscita dal lavoro con una riduzione dell’assegno pensionistico: questo per ovviare alle rigidità introdotte dalla riforma Fornero varata dall’esecutivo dei tecnici. Il montante contributivo complessivo accumulato da ciascun lavoratore verrebbe spalmato su più anni, rispondendo però all’esigenza di lasciar spazio ai giovani prima dei 42 anni e 10 mesi (un anno in meno per le signore) previsti a partire dal 2016 per accedere all’istituto della pensione anticipata (ex anzianità).
L’economista bocconiano, nella bozza che arricchisce il paniere di proposte di riforma pensioni, chiede inoltre di tagliare le pensioni d’oro: una sforbiciata agli assegni più alti, sovente messi in piedi con il sistema retributivo, per finanziare maggiori interventi in campo sociale. Tra essi rientra il reddito minimo garantito per i disoccupati over 55 che si vedrebbero corrispondere un sussidio pari a 500 euro al mese.
Novità sulle pensioni poco positive, Renzi freddo con Boeri
La proposta giace sul tavolo di Palazzo Chigi fin da luglio e tutti gli interessati la conoscono per sommi capi. Da parte dell’esecutivo non sono mai arrivate delle aperture ed il ministro Poletti, commentando a caldo la notizia, ha espresso la sua contrarietà ad i tagli sugli assegni calcolati in passato. Anche Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, ha criticato l’atteggiamento dell’INPS che, a suo avviso, non dovrebbe fare proposte legislative. Insomma, l’impressione è che il tema farà discutere ancora per molto.
A cura di Davide Marciano