Milano, lunedì scioperano i mezzi pubblici. E Uber sfida i tassisti con una corsa gratuita. “Con questa iniziativa vogliamo fare la nostra parte per aiutare i milanesi a muoversi in un momento di difficoltà”, spiega Benedetta Arese Lucini, general manager della contestata multinazionale americana. Corse gratuite nel giorno dello sciopero dei mezzi pubblici indetto dall’Unione sindacale di base. È l’iniziativa promossa da Uber, il vettore privato che fa concorrenza ai taxi cittadini «per garantire comunque spostamenti efficienti». L’offerta di corse gratuite a Milano, Torino, Genova e Roma, è riservata solo ai nuovi utenti del servizio e non a quelli già iscritti. Si ripete la sfida con corse gratis da Milano a Roma. Non si tratta della prima volta. L’iniziativa che sa tanto di sfida aperta ai tassisti è già stata applicata a Genova, lo scorso 10 marzo, in occasione dello sciopero del trasporto pubblico locale, facendo impennare il download dell’applicazione e il conseguente picco delle registrazioni,aumentate del 200% in più e un 57% di corse in più rispetto allo stesso giorno della settimana precedente. Domani per la prima volta sarà estesa a tutte le città coinvolte dallo sciopero dei mezzi indetto dalla Usb.- Le polemiche-
Come ogni cosa che riguarda Uber, non manca la polemica. La trovata messa in campo da Uber non è un aiuto ai milanesi, ma pura propaganda, secondo Riccardo De Corato, vicepresidente del Consiglio comunale di Milano e capogruppo di Fdi-An in Regione. «Evidentemente – dice De Corato – il vettore privato che ha messo sul piede di guerra tassisti e noleggiatori regolari, scatenando polemiche a non finire, deve farsi perdonare la cattiva pubblicità determinata da qualche suo autista». Dal canto suo, invece, la general manager di Uber, Benedetta Arese Lucini, spiega che la promozione («Uber regalerà corse gratis ai nuovi utenti muniti di biglietto o abbonamento dell’autobus») di domani «si inserisce in un progetto più ampio che favorisce la mobilità sostenibile e integrata e promuove la sharing economy, anche e soprattutto a Milano».
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