BANGKOK – Una tartaruga marina di 25 anni che aveva ingoiato quasi un migliaio di monetine lanciate dai turisti in cerca di buona fortuna è morta oggi in Thailandia, due settimane dopo l’operazione con cui i veterinari avevano rimosso le monete dallo stomaco dell’animale. La causa del decesso, secondo l’équipe dell’università Chulalongkorn di Bangkok, è stata l’avvelenamento del sangue causato dai cinque chili di metallo ingoiato. L’intossicazione da metalli provoca gravi danni al corpo, alcuni di essi, sono potenzialmente molto tossici e spesso letali. In questo caso non c’è stato nulla da fare per la povera Bank.
Una seconda operazione si era resa necessaria tre giorni fa per dei problemi all’intestino, ma la tartaruga non si è mai risvegliata ed è morta questa mattina.
Il caso della tartaruga – soprannominata “Bank” – ha commosso la Thailandia, scatenando polemiche sugli effetti distruttivi del turismo sulla natura. L’animale viveva in un laghetto pubblico nella provincia di Chonburi, 175 chilometri a est di Bangkok. Il peso delle 915 monetine ingoiate aveva causato una crepa nel guscio dell’animale. Una storia questa che rappresenta l’emblema di quanto l’uomo continua a fare male solo per mode e rituali contrari a ogni forma di umanità. Una storia di cronaca questa che fa rabbrividire, ma sopratutto dovrebbe far riflettere sull’utilità di alcune attrazioni turistiche contrarie a ogni norma e principio di buon senso.