Nel Pomeriggio di ieri a Stoccolma, paura e terrore dopo che un camion è piombato a tutta velocità tra i passanti nella zona dello shopping pedonale del centro. L’uomo ha falciato i pedoni, ha ucciso e ferito fino a quando non è andato a schiantarsi contro l’ingresso del negozio di un centro commerciale, rimanendo incastrato.
Dopo ore di caccia al killer, nella tarda serata di ieri un uomo, leggermente ferito, è stato arrestato e avrebbe confessato di essere l’attentatore, secondo quanto riferiscono i media, mentre la polizia ha confermato il fermo di una persona “in relazione” con l’attacco.
«La Svezia è stata attaccata, si è trattato di un atto terroristico», ha dichiarato il premier Stefan Lofven mentre i soccorritori cominciavano il tragico conteggio delle vittime. Quattro i morti secondo la polizia, cinque secondo la televisione locale. Almeno 15 i feriti, ma le autorità a tarda sera si dicevano ancora «non in grado» di fornire un bilancio definitivo.
Nel frattempo era stato spento l’incendio provocato dall’impatto del camion nel grande magazzino Ahlens, il denso fumo che ha probabilmente permesso al killer di dileguarsi aveva smesso di annerire il cielo.
Il killer ha colpito quando ha superato l’incrocio tra una grande arteria (la Klarabergsgatan) e la via pedonale più frequentata della capitale, la Drottninggatan. È stato il panico, molti i video che hanno catturato immagini di terrore, di fuga ma anche di feriti e di sangue.
Evacuata la stazione centrale, fermati i treni regionali e i convogli della metropolitana, chiusi i due più grandi centri commerciali della capitale, la polizia ha circondato e isolato praticamente tutto il centro città, invitando la gente a non cercare di andarci, né a piedi né in auto.
Intanto – mentre si moltiplicano i messaggi di cordoglio – anche i Paesi vicini hanno alzato il livello di allerta, dalla Finlandia alla Norvegia, fino alla Danimarca che ha istituito checkpoint lungo tutti i 16 chilometri del ponte Oresund che la collega con la Svezia.