“Noi siamo realisti, vogliamo l’impossibile” il Sindaco dimissionario cita Che Guevara durante la manifestazione a suo sostegno organizzata sui social dai suoi numerosissimi sostenitori in piazza del Campidoglio. Marino dunque non molla la presa e anzi sembra piu’ determinato che mai ad andare avanti nella esperienza amministrativa, chiedendo la fiducia in Consiglio Comunale, ovvero “istituzionalizzando” la crisi politica-amministrativa. “La democrazia non si esercita nelle stanze del potere, ma si esercita nelle piazze e tra le gente, stiamo scrivendo una pagina importante per la democrazia della città di Roma, non vi deluderò cari amici” ha rilanciato un raggiante Marino, in una piazza gremita di oltre 3 mila persona che esortavano a gran voce il Sindaco-Chirurgo a rimanere in sella alla città capitolina . Alla manifestazione sono comparse diverse bandiere tricolore, molte bandiere con la falcia e il martello e pochissime bandiere del PD. La sensazione che si respira in città è quella che Marino goda di un buon consenso tra i Romani, infatti alcuni sondaggi accreditano il Sindaco al 18 per cento dei consensi, ovvero quasi un Romano su cinque rivoterebbe Marino, il quale potrebbe ripresentarsi alla primarie del Pd, ovvero presentare una propria lista contrapposta al PD Romano in assenza di esse, con la quale sfidare alle urne tutti e tutto. Quindi Marino avrebbe addirittura i numeri per arrivare al ballottaggio, visto che il quadro politico nella Capitale è molto frammentato sia a sinistra che a destra. Al momento al largo del Nazareno si considera come finita l’esperienza amministrativa di Marino, ma di sicuro questa telenovela dovrebbe trascinarsi fino al rientro del Premier Matteo Renzi dal Sud America. Forse solo un incontro tra Premier e Sindaco dimissionario potrebbe portare ad un compromesso che metterebbe fine ad una disputa divenuta ormai imbarazzante per il Partito Democratico.
A CURA DI MARCO GROSSI
adv