Nella roccaforte del candidato dem – sul quale pende la spada di Damocle della legge Severino – va in scena la difesa d’ufficio firmata dal segretario del Pd: “Ad attaccarlo sono gli stessi dirigenti nazionali che vennero in processione qui per chiedergli di sostenere Bersani alle primarie 2012: allora non erano impresentabili quei voti. Magari sono gli stessi nelle cui mani ha giurato come vice ministro nel 2013”. Il 12 maggio è lontano: quel giorno il premier ammetteva che “alcune liste che sostengono De Luca hanno candidati che non voterei nemmeno costretto”. Ma le Regionali sono la nuova scommessa per la quale ogni polemica interna va messa da parte
La #Campania è stata per cinque anni la Regione dall’immobilismo totale, in cui non si è deciso nulla.
La sola vera grande speranza di avere legalità e trasparenza è legata alla nostra vittoria. Noi ci presentiamo #aTestaAlta, siamo la nuova Campania, civile e laboriosa, che ha aree di sofferenza sociale ma anche il senso del futuro. La vera speranza di cacciare i delinquenti dalle istituzioni è rappresentata dalla nostra vittoria.
In questi ultimi giorni di campagna elettorale dovrete fare uno sforzo straordinario affinché il 31 maggio non sia soltanto una splendida notte di primavera ma anche l’inizio di una nuova grande storia di sviluppo per la Campania, per le nostre famiglie e per i nostri figli.