Referendum, Berlusconi decisivo per il No. Ecco perché.

Il voto referendario di Domenica ha consegnato un risultato chiaro. Il 60% dei votanti infatti, si e’ detto contrario alla modifica della Carta Costituzionale. Solo il 40% invece sono stati i favorevoli. Una campagna elettorale ricca di spunti ed iniziative politiche nazionali e territoriali. Ruolo importante, come sempre, anche quello dei sondaggi elettorali che ormai sembrano poter influenzare, anche più del dovuto, ogni battaglia politica. Il fronte del Si, ad inizio anno, era dato attorno al 65% dei consensi. In pochi mesi ha perso oltre il 25% dei voti, arrivando al 40% di Domenica scorsa. Ma a cosa e’ dovuto questo repentino passo indietro? I fattori sono senza dubbio tanti e molteplici. La forza che i partiti politici hanno avuto sul proprio elettorato e’ senza dubbio il fattore principale che ha guidato il voto stesso. Sempre dando uno sguardo ai sondaggi, ad inizio Novembre il No si aggirava attorno al 52% circa. Una probabile vittoria risicata. Da metà Novembre in poi invece, periodo in cui il Presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi ha cominciato un vero e proprio tour de force in Tv, i sondaggi sono lievitati sensibilmente a favore del NO, sino ad arrivare al 60% di Domenica. Dato ancora più significativa e’ quello che ha visto il voto degli elettori di Forza Italia spostarsi, dopo la discesa in campo mediatico di Berlusconi, quasi completamente sul No. Addirittura più degli elettori di un’altra componete del centrodestra, la Lega Nord. Sarebbero il 90% gli elettori azzurri che hanno seguito l’indicazione di voto data da Berlusconi, contro l’85% degli elettori leghisti che avrebbero seguito l’indicazione del segretario del carroccio Matteo Salvini. L’importanza mediatica di Berlusconi sull’elettorato moderato del fronte del No e’ stata dunque fondamentale e,a detta dei sondaggisti, ha spostato almeno il 6-8% dei voti da un fronte all’altro.

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