Obama,Cuba dovrebbe rendere Internet libero.

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Il Regime Cubano nel corso degli anni ha impedito qualsiasi tipo di progresso tecnologico nel settore Internet in modo da impedire qualsivoglia rivolta popolare. Oggi, dopo il riavvicinamento con gli Stati Uniti affronta una nuova sfida politica,l’arrivo della diplomazia Americana.Mercoledì scorso, quando il diplomatico del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti per le relazioni estere, Roberta Jacobson, è andato a Cuba per negoziare i termini di distensione della “guerra fredda” tra i due Paesi si è evidenziato il problema del mancato accesso ai Internet dei cittadini Cubani.Promuovere l’accesso a Internet per i Cubani è una priorità assoluta per Washington.Solo la scorsa settimana L’amministrazione Obama ha concesso il permesso per le spedizioni commerciali di dispositivi elettronici come telefoni cellulari e computer portatili,con software recenti e Hardware adeguati.

Alcuni funzionari Americani hanno esplicitamente dichiarato di non aspettarsi nulla d’immediato riguardo questo problema,attualmente bisogna discutere di come organizzare le ambasciate in entrambi i paesi,ma la libertà d’informazione tramite internet dovrà essere ridiscussa a breve.“Se c’è una frase che può riassumere ciò che i giovani cubani vogliono, è il sentirsi normali cittadini nel 21°secolo”, ha detto Raúl Moas, direttore esecutivo ad una raccolta fondi a Miami, che nel corso degli anni con la sua fondazione ha inviato centinaia di cellulari, computer portatili e tablet sull’isola da quando il governo cubano ha legalizzato questi dispositivi per uso personale nel 2008.Per più di mezzo secolo, regime totalitario dei fratelli Castro ha limitato telecomunicazioni,solo l’Iran, la Siria e la Cina hanno avuto meno libertà di Internet, afferma un recente studio condotto da gruppo di analisti con sede a Washington Freedom House.La Cuba National Statistics invece afferma che nel paese una persona su quattro utilizza Internet.Ma Freedom House ha stimato che solo un mero 5% del paese ha accesso illimitato a Internet, con il resto della popolazione controllata dallo Stato tramite una Intranet,offrendo e filtrando quindi solo siti educativi come enciclopedie o email filtrate.Ci sono  comunque segnali che indicano come anche il governo si stia accorgendo che la mancata alfabetizzazione nel settore internet sta rendendo un paese ricco di giovani svantaggiati confrontandoli con il resto del mondo.Il 10 dicembre scorso un articolo del quotidiano statale Granma, organo ufficiale del Partito Comunista, ha citato gli studenti di un forum, i quali esprimono la loro frustrazione per il divario digitale che si trovano ad affrontare con il resto del mondo,lamentando al Vice Ministro delle comunicazioni Wilfredo González di quanto la situazione fosse grave,attualmente infatti Cuba è al 153esimo posto in classifica su 157 paesi in termini di infrastrutture di telecomunicazione.

“Non c’è alcuna restrizione contro l’accesso a Internet e, non appena le possibilità economiche lo consentiranno,ci saranno dei miglioramenti”, risponde il vice ministro González.

Per ora, il servizio Internet da casa è riservato ai funzionari statali e agli stranieri, mentre la maggior parte dei cubani si rivolge a uffici governativi, alberghi, alcune aziende e più di 100 internet point gestiti dal governo in tutto il paese. Ma il costo relativamente elevato mantiene Internet ben oltre la portata della maggior parte dei cubani,le connessioni inoltre sono decisamente inaffidabili.“Questo è assurdo”, ha detto il 33 enne pilota Yuri Gallardo dopo aver speso $ 10 per due ore di accesso alla rete wireless nella hall di Hotel Nacional de Cuba a L’Avana, Impossibilitato ad accedere al suo account Facebook. “Gli stranieri vengono qui e pensano che siamo primitivi perché non abbiamo Internet,” ha detto il proprietario dell’albergo. “Riesci a credere che siamo il miglior albergo del paese? Qui abbiamo 11 milioni di persone che sono affamate di Internet,chiediamo al governo di essere più flessibili”.Tali esperienze negative inoltre hanno generato un fiorente mercato nero di Internet, alcuni residenti, soprattutto quelli con stranieri in affitto pagano gli stessi per avere un accesso maggiormente libera alla rete.Una residente di Havana ha dichiarato di pagare 60 dollari al mese ad un utente straniero solo per avere qualche ora al giorno di internet “libero”.Alcuni utenti esperti in informatica invece tra cui alcuni dissidenti, sono stati in grado di aggirare le restrizioni del governo con servizi come ifttt.com, consentendo l’aggiramento del filtro governativo riuscendo cosi a pubblicare messaggi non censurati sui vari social network.Eppure,le velocità di Internet stanno migliorando in tutto il Paese. Dopo aver utilizzato una connessione lenta via satellite per anni,sono stati finanziati 70 milioni dollari per portare le fibre ottiche sottomarine collegandole alla Giamaica ed al Venezuela,Internet veloce dunque è funzionante dal 2013 nel paese ma è ancora troppo limitato ha affermato Doug madory, direttore di analisi Internet Dyn Research.

L’esercito degli Stati Uniti, con l’obiettivo di migliorare la connettività alla base navale di Guantanamo è pronto ad installare un enorme cavo sottomarino che porterà l’alta velocità di internet da Cuba alla Florida,il costo è di circa 31 milioni di dollari.Il cavo avrà l’obbiettivo di raggiungere anche la terra ferma e dunque riuscire a connettere in Fibra ottica tutto il territorio e i suoi cittadini.Dall’America fanno sapere che se Cuba si muove in tale direzione,potrebbe prendere esempio da altre nazioni che in passato hanno avuto le stesse restrizioni ed aprire il mercato di internet in modo da portare sul territorio decine di aziende Estere di telecomunicazioni le quali creerebbero oltre che lavoro una sostanziale ritorno economico allo Stato.Basti pensare che alcune nazioni del sud est Asiatico hanno registrato boom pazzeschi con oltre 51 milioni di abbonamenti in pochi mesi.Non ci sono molti paesi con tali restrizioni fanno sapere da Cuba,se la nazione si decidesse ad entrare in questo mercato lascerebbe la sola Nord Corea con questo spiacevole primato.

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