No triv Irpinia- Gesualdo il 3 gennaio ospita la manifestazione regionale,organizzata dal Coordinamento irpino NO TRIV, per la salute e l’economia del territorio contro i disagi ambientali. Il corteo avrà inizio nella zona fiera di Gesualdo alle ore 15,00. La questione della trivellazione in Irpinia riguarda tutti, il 3 gennaio saranno presenti alla manifestazione regionale tutti i movimenti e le associazioni campane, per ribadire il no alle trivellazioni al fine di proporre un alternativa di sviluppo per l’ Irpinia. Il coordinamento ribadisce la preoccupazione del disastro ambientale che scaturirebbe dalla trivellazioni.
Sembrerebbe che i progetti della Cogeid prevedano un pozzo esplorativo a 600 metri d’altezza, a 150 metri dall’abitato, in una zona a fortissimo rischio sismico, in cui insistono degli acquiferi che vanno in parte a rifornire gli invasi di Caposele, Conza della Campania, Monteverde e la diga del Pertusillo, quest’azione comprometterebbe le falde acquifere di buona parte del Mezzogiorno d’Italia. A quanto pare il decreto Sblocca Italia prevede nel maximendamento presentato dal Governo alla legge di stabilità 2015 le disposizioni volte a semplificare la realizzazione delle infrastrutture energetiche strategiche e a disciplinare il piano delle aree ove consentire la ricerca e l’estrazione di gas e petrolio. L’art. 38, nella sua nuova versione, affida al Ministro dello sviluppo economico il compito di redigere il piano Nazionale delle aree ove consentire la ricerca e l’estrazione di idrocarburi. Ciò consentirebbe il passaggio concessorio dalla Regione al Ministero dello Sviluppo Economico, saltando l’istruttoria Regionale, grazie alle nuove norme contenute nello Sblocca Italia. Nel caso specifico le due società “Cogeid Roma”e “Italmin Exploration Roma”, avrebbero ripresentato in data 19 dicembre in Regione Campania , con delle parziali integrazioni, il progetto di perforazione esplorativa nel sottosuolo di Gesualdo, insistendo sulla istanza non avallata alla Regione dopo due anni di istruttoria, questo iter si concluderà entro il 31 marzo 2015, termine ultimo secondo la legge per un parere della Commissione Regionale con il rischio che da aprile, con o senza parere della Campania, l’istruttoria diventerà di competenza ministeriale. Il coordinamento no Triv, rappresentato da Carmine Cogliano chiede trasparenza degli atti pubblici all’Albo Pretorio per la conoscenza collettiva del progetto in questione , chiede ai comuni di fare appello ai sensi della legge 156/2006, sperando in una programmazione strategica seria con zero rischi a impatto ambientale per l’Irpinia.