Nota stampa del Consiglio Nazionale dell’ordine degli Assistenti Sociali
“Per il bene del piccolo Achille si spengano immediatamente tutte le luci mediatiche che hanno illuminato questi suoi primi giorni di vita: dalla sua nascita, morbosamente data in pasto all’opinione pubblica,fino ai giorni immediatamente successivi e la cui eco sembra non volersi spegnere.Nessuno ha riflettuto–ad esempio–sul gravissimo danno che è stato fatto aquesto bambino rendendo noto con scandalosa negligenza il suo vero nome.Nessuno lo ha protetto dalla mediatica bramosia interventista ed esibizionista chesi è spinta fino a usare i mezzi di comunicazione come strumento di pressione susoggetti istituzionali–Tribunaleper i Minorennie servizi sociali–chiamati agestire una vicenda intricata e complessa. Serve uno stop immediato,indispensabile più che mai nella attuale fase in cui figure specialistiche sonochiamate a valutare–assumendosene tutta la grandissima responsabilità–il contesto sociale entro cui dovrà e potrà svilupparsi la vita futura di questobambino.”Così il Consiglio nazionale dell’Ordine degliAssistenti sociali sulla vicenda del piccolo Achille.“La relazione che i Servizi sociali presenteranno al Tribunale per i Minorenni–prosegue il Consiglio nazionale-sarà il frutto di osservazioni, analisieapprofondimenti basati su protocolli operativicollegati adevidenze scientifiche:lerelativeconclusioni mirerannoin primo luogoa tutelare l’interesse del minorenne come persona. Il rischio concreto è che egli sia marchiato per sempre dalla vicenda che ha visto coinvolti i suoi genitori e che ciò stravolga la sua vita futura”“Sono questi i motivi che ci inducono ad invitare tutti–conclude il Consiglio nazionale degli Assistenti sociali–ad un salutare silenzio stampa. La vicenda del piccolo Achille è pressoché senza precedenti: un motivo in più per fare tutti unpasso indietro.Il silenzio stampa è,dunque,tanto più necessario ora per permettere ad operatori ed istituzioni di individuare quelle soluzioni in grado di rispondere nel modo migliorepossibile stante la situazione,al benessere del minore.”