Editoriale – Le maschere del web: “uno nessuno centomila” direbbe Luigi Pirandello. Immersi in una cultura dell’apparire poca attenta all’essere. Siamo la generazione web 2.0, la generazione dell’immediato: ” del tutto e subito”. Facciamo esperienza degli estranei solo come apparenze, in modo che ciò che si vede esaurisce ciò che essi sono, così citava la voce apparenza Zygmunt Bauman. Ma come cambiano le relazioni sociali? Quale modello educativo da tramandare alle generazioni future? Facciamo il punto sui nuovi modelli di comunicazione sociale. Oggi conoscere l’altro diventa una missione semplice, basta cliccare in web per avere l’anagrafica informativa della persona che ci interessa. Ma davvero due click possono dirci tutto di quella persona? A volte il web maschera la vera realtà di chi dovremmo “conoscere” con una semplice chiacchierata face to face. Così si innesca il pregiudizio sulla persona. Quella etichetta antipatica che precede la presentazione della persona. Un pregiudizio che manipola la conoscenza e la conversazione. Nella vita tutti possono sbagliare ma quello che conta è la capacità di apprendere dagli errori. Scappare dal web significa diventare anonimi. Ma davvero la rivoluzione web ha travolto la nostra quotidianità?
Rispondere a questo quesito non diventa difficile, proviamo a guardarci intorno:
Osservazioni quotidiane: in strada le persone le vedi costantemente a telefono in auto o mentre passeggiano, a tavola con gli amici, il seflymania che sbanca ovunque, a scuola tra i banchi di studio, in aula al parlamento, in redazione e ufficio … il mondo internet ha pervaso la nostra realtà. Iper controllati dalle industrie mediatiche. Così cambiano le nostre relazioni sociali dai like alle faccine disperate, dalle dirette web alla vita raccontata al mondo. Un processo flessibile e mutevole immediato che abbatte ogni confine. Una generazione aperta al mondo ma ancora persistente alla conoscenza superficiale dell’estetica e dell’orrido. Relazioni allo sbaraglio, questo è il mondo web, un processo di conoscenza di maschere e ruoli da assegnare e recitare. Il progresso tecnologico pervade l’intimità e cambia il modo di comunicare e amare. I confini mediatici hanno superato l’intimità dell’anima.
Ansalone Anna