Roma – Si e’ svolto in Vaticano il terzo incontro con i movimenti popolari, costituiti da disoccupati, associazioni ambientaliste, piccoli proprietari terrieri, preti di strada. tutta gente pronta a combattere la criminalita’ organizzata ed il consumismo a favore del bene comune. Papa Francesco ha incoraggiato gli astanti in lingua spagnola in quanto trattavasi di una platea costituita soprattutto da sudamericani, cui tiene molto anche percmapanilismo. Il Pontefice e’ convinto che un mondo nuovo e’ possibile. Egli ha detto “nessuna religione enessun popolo nasce terrorista;e’ il dio denaro, abbinato al consumismo, la molla che induce ai comportamenti illeciti e agli interessi egoistici. Per evitarequesto c’e’ bisogno di buona politica che non e’ certo quella che ha salvato le banche dal default, rendendole oggetto di privilegi che invece vengono negati alla gente comune che pur patisce disoccupazione e scarsita’ di mezzi materiali. Ed ha usato una frase ad effetto dicendo che “la mala politica ha provocato la bancarotta dell’umanita’”.
Papa Francesco ha arringato i cinquemila presenti al grido di “terra, casa e lavoro per tutti”; egli individua nella paura la causa scatenante dei cattivi rapporti tra esseri viventi ed invita a superarla praticando la misericordia che, a sua detta, “e’ilmigliore antidoto contro la paura” , egli ribadiva che “e’piu’ efficace degli antidepressivi e degli ansiolitici, dei muri, degli allarmi e delle armi”. I muri dividono, ma danno falsa sicurezza. Ricordiamo che qualche tempo fa il Papa, nella veste di umorista che solo lui sa indossare, ha prescritto la “misericordina”, facendo confezionare scatoline di compresse per tutti. E’ la grandezza di Papa Francesco, di essersi spogliato della veste di autorevolezza e di aver reso il suo comportamento ed il suo linguaggio alla portata di ognuno, e quindi essere amato ed ascoltato da tutti.
Il Pontefice ha continuato riconoscendo che l’umanita’ sta vivendo un periodo di crisi, di disorientamento e di nichilismo, e ha concluso che l’antidoto e’ la partecipazione del popolo alle decisioni. Poiche’la speranza deve venire non solo dalla politica ma dall’esempio di ognuno di noi, con comportamenti morigerati e non collusivi. Gli esempi, egli dice, sono meglio delle parole, dei volantini, dei “mi piace” e dei Tweets in Internet.
Un’altra testimonianza del ben vivere ci viene dall’ex presidente dell’Uruguay, Jose’Pepe Muijca, in questi giorni a Roma per la presentazione del suo libro “La felicita’ al potere”. Questi e’ stato un buon esempio nonche’ un bravo governante, che con una politica controcorrente ha dato una svolta positiva all’Uruguay. Il suo pensiero e’ quello di un uomo che non ha badato ad accumulare ricchezza e prestigione’ si e’ fatto abbagliare dai clamori del potere, ma si e’ battuto per migliorare la qualita’ della vita del suo popolo. Muijca ha una visione filosofica della vita, in quanto sostiene che non bisogna perseguire il consumismo. I tempi attuali vedono la concentrazione di molte risorse nella mani di pochi, questo e’ il risultato di una cultura egemonizzata dall’economia capitalistica. Questa condizione provoca un’infelicita’ diffusa, testimoniata da un numero elevato di suicidi che superano la somma dei morti per omicidio e per le guerre messi assieme.
Dario Alvino # Irpinia Insieme